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25 Luglio 2017Lucia Schiavinato ritornera’ a casa al Piccolo Rifugio di San Dona’
COMUNICATO STAMPA
Lucia Schiavinato “ritornerà a casa” al Piccolo Rifugio di San Donà
Lavori in corso nella comunità per persone disabili: una stanza attigua alla Cappella dell’Adorazione ospiterà le spoglie della Serva di Dio, dopo il via libera Congregazione delle cause dei santi e Diocesi di Treviso
SAN DONA’ – Lavori in corso al Piccolo Rifugio di San Donà : per tutta l’estate operai e tecnici al lavoro per sistemazione e manutenzione di una parte della villa che affaccia su via Dante, e che da più tempo è sede del Piccolo Rifugio. I lavori, necessari per l’età dello stabile, riguardano la parte più vicina alla strada, occupata da uffici. In ogni caso non portano alcuna limitazione o disagio alla vita quotidiana delle persone con disabilità che hanno casa al Piccolo Rifugio o che frequentano il suo centro diurno Girardi o il suo progetto di cura del verde Green Farm.
L’intervento coinvolge anche la Cappella dell’Adorazione, l’edificio sacro che la fondatrice Lucia Schiavinato volle costruire, con il sostegno dei sandonatesi, come indispensabile componente del Piccolo Rifugio, e che fu inaugurato nel 1941. Non solo perché si sta provvedendo alla manutenzione del tetto della cappella ma anche – ed è la parte più importante dei lavori – perché si sta realizzando un nuovo spazio, attiguo alla cappella, per accogliervi un sarcofago in cui ospitare le spoglie di Lucia.
E’ l’occasione per portare a compimento il desiderio da tempo coltivato dalla Fondazione Piccolo Rifugio, d’accordo con l’Istituto Volontarie della Carità: “riportare a casa” Lucia, che dopo il funerale,a novembre 1976, fu sepolta nella tomba di famiglia del cimitero di San Donà, dove tuttora arrivano arrivano, per una preghiera o….un saluto, ospiti, operatori, amici del Piccolo Rifugio.
Spiegano dal Piccolo Rifugio: “Vorremmo portare Lucia al Piccolo Rifugio perché possa riposare nella struttura che ha fondato, nell’opera cui ha dedicato la sua vita, vicina anche fisicamente alle preghiere delle persone disabili e delle Volontarie della Carità , a poca distanza dal Santissimo della Cappella dell’Adorazione davanti al quale trascorse lunghe ore di notte in preghiera”.
Per poter “riportare a casa” Lucia, la Fondazione ha ottenuto, dopo aver seguito la procedura prevista dal diritto canonico per queste circostanze, il via libera della Congregazione delle cause dei santi in Vaticano; e quello della diocesi di Treviso.