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Lo specchio non serve solo per mostrarci come appaiamo, ma anche per portarci verso quello che realmente siamo: dalla nostra immagine alla nostra essenza. “Si passa attraverso uno specchio e si va in un mondo migliore”, spiega Patrizia, una delle attrici.
“Oltre lo specchio” s’intitola lo spettacolo in programma al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto sabato 20 maggio alle 10.
In scena ci sono una trentina di persone, divisi tra donne e uomini con disabilità che vivono al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto, e studenti del liceo classico e scientifico Flaminio, dalla quarta ginnasio alla quinta superiore.
In regia, e alla guida del gruppo, Katiuscia Bonato e Federica Girardello, attrici, docenti all’Accademia teatrale Lorenzo Da Ponte, amiche del Piccolo Rifugio.
La scena si svolge in un negozio di rigattiere, dove ognuno sta cercando qualcosa. Ma non necessariamente merci presenti a catalogo.
“Cerco qualcosa che ci faccia vedere più alte, più belle, più magre”, dice Patrizia. “Vorrei una magia che mi faccia camminare”, la richiesta di Sandra.
“Non siete stanchi di essere come gli altri vi vogliono?” è la domanda rivolta ai personaggi ma anche, indirettamente, al pubblico.
L’oretta sul palcoscenico di “Oltre lo specchio” è il frutto del Laboratorio Scuola Volontariato, la proposta di Volontarinsieme – Csv Treviso agli studenti che vogliono scoprire la bellezza di dedicarsi al mondo che hanno attorno.
I docenti di religione Alessandra Farolfi e Angelo Santin hanno presentato la possibilità del teatro, l’entusiasmo dei liceali ha fatto il resto. Per quasi tutto l’anno scolastico, si sono ritrovati ogni venerdì pomeriggio al Piccolo Rifugio, per prove di teatro che sono state anche prove di amicizia con gli ospiti della casa. Ed entrambe le prove hanno dato ottimi risultati.
“Ho capito – racconta una delle volontarie più giovani – che anche facendo poco puoi davvero portare un cambiamento. Qualche amico mi dice: ma cosa cambia se vai lì tu, per un’ora? E invece cambia, certo che cambia”.
“Certi miei compagni di classe – aggiunge un altro dei liceali attori – neanche capiscono quello che facciamo qui. Hanno solo l’idea che il volontariato è aiutare le persone. Ma quello che faccio qui non lo chiamo aiutare le persone. E’ solo stare insieme. Dare agli ospiti del Piccolo Rifugio la possibilità di sentirsi parte di un gruppo. Di divertirsi”.
Per molti flaminiani è la prima esperienza di teatro al Piccolo Rifugio mentre altri proseguono da anni. Tutti assieme stanno proseguendo un cammino: è ormai da anni che gli studenti del liceo condividono un percorso di teatro e amicizia con il Piccolo Rifugio.
IL CAST NELLO SPECCHIO I liceali che hanno scelto di partecipare al teatro con il Piccolo Rifugio sono Giulia Fedrigo, Maria Sonego, Caterina Da Rodda, Federica Beghetti, Alessia Marin, Giuseppe Cereser, Letizia Leunkeu, Marco Chiarini, Alberto Arrighi, Jacopo Smethurst, Matteo Tolot, Aurora Dan, Daniela Stoica, Ester Barel e Lorenzo Borsoi.
Per il Piccolo Rifugio, gli attori saranno Patrizia Marcon, Cristina Casaro, Marta Currao, Samdra Gaiotti, Monia Segato, Maria Antonietta Zanette, Bruno Toldo, Bruno Lecca, Serena Casagrande, Annamaria Lazzarin, Debora De Nardi.
GRAZIE A BINARIO ZERO E PROGETTO ATTRAVERSO Le risorse per realizzare il Laboratorio Scuola Volontariato quest’anno, in particolare, sono arrivate grazie al secondo premio conquistato dal teatro Flaminio – Piccolo Rifugio dell’anno scolastico 2015-2016, con lo spettacolo “Binario zero” al concorso “In your shoes” per le migliori esperienze di volontariato con le persone con disabilità delle scuole superiori della provincia di Treviso.
E se il lavoro di “Oltre lo specchio” è iniziato già in autunno e non a gennaio, lo si deve anche alla Fondazione di comunità Sinistra Piave che ha sostenuto il progetto “Attraverso” dell’associazione Lucia Schiavinato: anche parte delle risorse di “Attraverso” sono servite per questo laboratorio teatrale.
PERLE DI UNA COLLANA Ma come si è svolto il percorso che culminerà nella “prima” dello spettacolo di sabato 20?
“Durante il laboratorio – raccontano Bonato e Girardello -una prima fase è stata dedicata agli esercizi per far lavorare corpo e la voce, strumenti principali dell’attore. In una seconda fase invece si è privilegiato il lavoro di improvvisazione .
Dagli esercizi di improvvisazione proposti sono emerse diverse storie che poi sono state rielaborate e inanellate poco a poco come le perle preziose di una collana, andando a costruire il copione definitivo dello spettacolo. il titolo ‘Oltre lo specchio’, evocativo del più famoso ‘Attraverso lo specchio’ di Lewis Carroll (cioè ‘Alice nel Paese delle meraviglie’) vuole essere un invito ideale a tutti i partecipanti al corso teatrale : andare oltre l’apparenza, in tutte le sue numerose accezioni”.
Uno speciale ringraziamento al Comune di Vittorio Veneto per avere concesso il teatro Da Ponte.
Prima dello spettacolo ci saranno i saluti istituzionali del Coordinamento delle associazioni di volontariato della Sinistra Piave, del Comune di Vittorio Veneto e del Piccolo Rifugio. Al termine dello spettacolo, presentazioni delle opportunità di volontariato estivo per giovani, in Sinistra Piave ma pure all’estero.
Ad applaudire “Oltre lo specchio” ci saranno circa 150 studenti del liceo Flaminio, compagni di classe e di scuola di alcuni degli attori, ma posti al Da Ponte ce ne sono, e lo spettacolo è aperto a tutti e, ovviamente, ad ingresso libero.
CINQUE PER MILLE E’ anche per continuare a realizzare progetti come questo laboratorio teatrale e regalare soddisfazioni, felicità e nuove amicizie agli uomini e alle donne del Piccolo Rifugio che è possibile donare il 5 per 1000 al Piccolo Rifugio: il codice da inserire è 00717020234, la firma va messa nella casella “Sostegno al volontariato”.
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Per fortuna era buio, in sala. Avessero puntato i fari, avrebbero visto qualche lacrima sul volto degli spettatori, ma pure abbondanti sorrisi. Con fari ancora più potenti, si poteva scrutare dentro i cuori e trovarci dentro emozioni di vario tipo ma sicuramente alta intensità.
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Tutto questo è merito, ed è la forza, di “Oltre lo specchio”, spettacolo teatrale con in scena attori con e senza disabiltà, del Piccolo Rifugio e del liceo Flaminio, guidati da Katiuscia Bonato e Federica Girardello dell’Accademia teatrale Lorenzo Da Ponte, nell’ambito del Laboratorio Scuola Volontariato del Csv di Treviso.
E’ andato in scena sabato 20 maggio, ed attraverso lo stratagemma di un bizzarro negozio gestito da alieni in cui di merci in vendita ce ne sono ben poche, mette in scena desideri e debolezze, emozioni a fior di pelle e ricchezze interiori: non quelle degli attori, ma quelle delle persone che li interpretano.
E’ solo la forza del teatro, per esempio, a spingere una persona che da qualche anno vive in sedia a rotelle a chiedere in quel negozio una magia che la faccia camminare; o a dare la forza di cantare “Montagne verdi” da soli di fronte a 400 persone, quando non è l’autostima il primo dei tuoi pregi; a trasformare in istrione del palcoscenico chi quando di lì scende deve fare i conti con i suoi limiti.
Aggiungi l’intesa evidente tra studenti liceali e ospiti del Piccolo Rifugio, nata dai tanti venerdì pomeriggio di prove, la musica dal vivo…ed eccole, le emozioni forti di chi era seduto in platea. E chissà quelle di chi era sul palco, o dietro il sipario in regia.
Per gli attori di Oltre lo specchio anche la visita a sorpresa del vescovo della diocesi di Vittorio Veneto mons.Corrado Pizziolo, che li ha incontrati durante l’ultima prova generale, pochi minuti prima che entrassero gli spettatori e s’alzasse il sipario.
“Conosco il Piccolo Rifugio da molto tempo e sono molto legato a chi ci vive e chi ci opera: e’ una delle realtà che porto maggiormente nel cuore”, ha detto poi il vescovo durante il suo saluto ufficiale.
Dopo di lui è intervenuta l’assessore alla cultura del Comune di Vittorio Veneto Antonella Uliana, al cui interessamento si deve la disponibilita’ gratuita del teatro Da Ponte per lo spettacolo. “Questa collaborazione tra Piccolo Rifugio e liceo Flaminio è di grande valore e dimostra che l’arte è capace di abbattere qualsiasi barriera e parlare qualsiasi linguaggio”, ha detto l’assessore.