Cortometraggio del Piccolo Rifugio di Verona
13 Aprile 2014Frana in giardino alla Domus Lucis, aperta la raccolta fondi
14 Aprile 2014Stefania Pauciullo, volontaria al Piccolo Rifugio di Verona
“Quando entro al Piccolo Rifugio mi sembra di lasciare il mondo fuori dalla porta, di entrare in un’altra dimensione”.
Parola di Stefania Pauciullo, parola di ventenne volontaria al Piccolo Rifugio di Verona. Ogni martedì pomeriggio, assieme all’amica Ilaria Savoia, viene a trovare le donne del Rifugio.
Come sono i vostri martedì?
“Durante l’inverno – racconta Stefania – ci dedicavamo soprattutto al Progetto Computer, io con Carla ed Ilaria con Daniela: noi dettavamo, loro scrivevano. Ora che ci sono le belle giornate, usciamo e portiamo le ospiti a fare delle passeggiate nei dintorni, ad esempio sulla pista ciclabile, due alla volta. Oppure, se c’è bisogno, assieme ad un po’ di loro e all’educatrice, si va a fare la spesa”.
E nel weekend…
“…qualche volta andiamo al cinema o a teatro con le donne del Piccolo Rifugio”.
Come sei arrivata alla nostra casa?
“Avevo già fatto volontariato al Don Calabria, in terza superiore, e mi ero accorta di come le persone con disabilità ti danno forza, e di come ti arricchiscano. Il Piccolo Rifugio lo conoscevo poco, poi sono venuta a vivere qui vicino, ho fatto qui il tirocinio in quarta (nel corso di dirigente di comunità dell’itas Sanmicheli), e quando le educatrici mi hanno chiesto di continuare a venire dopo il tirocinio per fare volontariato ho accettato”.
…e sono passati quasi due anni. A quanto pare ti trovi bene..
“Quando entro al Piccolo Rifugio mi sembra di lasciare il mondo fuori dalla porta, di entrare in un’altra dimensione”.
Di cosa hanno bisogno le donne che incontri? Che cosa serve per fare volontariato qui?
“Tanto calore e tanto amore, che sono i due ingredienti più importanti. E poi molta volontà, perché all’inizio può essere difficile trovarsi in questo mondo diverso, sconosciuto”.
Che cosa hai imparato? In cosa ti senti cambiata?
“Loro mi hanno dato tanto. Ed ogni volta che vado mi sembra di non fare abbastanza per loro, vorrei fare di più, e invece a volte capita ancora di trovarsi spiazzati”.