Festa dell’Estate per il Piccolo Rifugio
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25 Giugno 2012San Donà – Centro di spiritualità e della memoria nella casa di Lucia Schiavinato
La conoscenza di Lucia si fa ancora più intensa, e si può sentire Lucia ancora più vicina, visitando casa sua. Ecco allora che i partecipanti all’ultimo incontro di “Ti presento Lucia” hanno potuto dare un primo sguardo al “Centro di spiritualità e della memoria” che Fondazione e Istituto stanno realizzando nella casa in cui abitò Lucia, oggi parte del Piccolo Rifugio di San Donà.
L’intervento non è ancora stato completato, né è stata stabilita la data dell’inaugurazione
Il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco e la presidente dell’Istituto secolare Volontarie della Carità Silvia Fazzari hanno aperto le porte delle cinque stanze alla trentina di partecipanti all’incontro: l’impatto, per chi ha già Lucia nel cuore, è stato davvero emozionante, malgrado alcune sistemazioni ancora provvisorie e alcune parti del progetto ancora non realizzate.
La casa conserva testimonianze della vita quotidiana di Lucia: il pianoforte, la poltrona, su cui trascorreva le poche ore della notte non dedicate alla preghiera, la sveglia con cui interrompeva il sonno, alcuni mobili.
Ma sono raccolti anche i segni della sua vita di fede: dal tabernacolo che volle poter avere in camera al crocifisso a cui si rivolgeva in preghiera, al cilicio che indossava. Il tabernacolo fu donato a Lucia dal vescovo mons. Giuseppe Carraro, amico di Lucia e sostenitore della sua opera tanto a Vittorio Veneto quanto a Verona. Glielo consegnò quando, nei suoi ultimi mesi di vita, Lucia, dimessa dall’ospedale, era costretta a letto, in una stanza del Piccolo Rifugio di Pescantina. Il tabernacolo venne collocato in un armadio ai piedi del letto in modo che Lucia dal letto potesse vederlo ed averlo di fronte.
Un grande armadio, poi, custodisce i manoscritti di Lucia Schiavinato. Si trova in quella che fu la camera dei suoi genitori e fu aggiunto quando quella stanza divenne sala del tribunale, durante la fase diocesana del processo di beatificazione.
In una delle sale si riuniscono le Volontarie della Carità in occasione del Consiglio d’Istituto.
Pannelli in legno racconteranno a chi entrerà nel “Centro di spiritualità e della memoria” le tappe principali della vita di Lucia tra Piccoli Rifugi, riabilitazione delle prostitute e Brasile. Le parole sono arricchite dall’accompagnamento di molte foto d’epoca riproposte da sei cornici digitali.
Altri due maxischermi propongono foto e testimonianze di Lucia e delle Volontarie, mentre un terzo schermo sciorina alcune delle pagine più significative dell’Amore Vince, il giornale fondato da Lucia.
Ma il “Centro di spiritualità” non sarà fatto per una visita fuggevole da spettatori: sarà invece un luogo in cui fermarsi a pregare o in cui riunirsi, immersi nella spiritualità di Lucia.
Ed è anche il luogo in cui lasciare una traccia: l’applicazione realizzata ad hoc e accessibile da uno schermo touchscreen permette di condividere una riflessione con chi verrà poi, di scegliere lo scritto di Lucia che più ci tocca dalla selezione proposta, e di firmare il tutto facendosi scattare una foto.
Un primo sguardo al “Centro di spiritualità e della memoria” nella casa di Lucia Schiavinato: il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco illustra l’allestimento in corso di realizzazione