Viaggio a Roma in nordic walking – Diario
2 Giugno 2014Aikido al Piccolo Rifugio, 28 diplomati
7 Giugno 2014Roberto Buratto, era al Piccolo Rifugio di San Donà
Il Piccolo Rifugio di San Donà piange la scomparsa di Roberto Buratto, sandonatese, mancato venerdì 6 giugno mattina.
Viveva al Piccolo Rifugio da alcuni anni, dopo l’incidente che aveva ridotto al minimo le sue possibilità di movimento.
Nella nostra comunità è stato una presenza importante, capace di dare e ricevere affetto. Nel tempo ha intessuto un bel rapporto con educatori e operatori, e per tutti gli altri ospiti aveva sempre una parola, un’attenzione.
Martedì 10 giugno alle 18 nella cappella del Piccolo Rifugio si pregherà il rosario con il pensiero a Roberto.
Per volontà di Roberto, non ci sarà un funerale pubblico.
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Questi sono i pensieri con i quali alcuni ospiti del Piccolo Rifugio ricordano Roberto Buratto, ospite della comunità di San Donà di Piave da aprile 2009 che ci ha lasciati il 6 giugno 2014.
K: gli voglio bene e vorrei che stesse bene ora che è in cielo..
A: ringrazio Roberto perché mi ha dimostrato la vera sopportazione della malattia; vorrei anch’io fare la volontà di Dio nella mia malattia. Io prego per aiutare chi ha ancora più difficoltà di me.
M: Roberto, mi ricordo sempre di te con affetto, ci guardi dal Paradiso che è la patria del nostro stare insieme con Gesù. Gesù ti ricompenserà con l’amicizia più cara e più sincera. Caro Roberto, proteggici dal cielo e in particolare proteggi Luciana.
B: mi è dispiaciuto che se né andato, era intelligente, ascoltava la radio, faceva le cose al computer. Roberto è morto a Treviso, e adesso è in Paradiso.
D: Roberto aveva un carattere sempre allegro, scherzava con me, peccato che è mancato, mi dispiace. Lo ricordo nella preghiera.
A: si teneva il dolore dentro e sì che difficoltà ne aveva tante, ma era bravo e anche buono, così non lo faceva pesare a nessuno. Lui a tavola non pregava con noi ma diceva a tutti noi “dai state buone che diciamo la preghiera”. Aveva molto rispetto, mi chiedeva sempre di mostragli il mio lavoro, mi chiedeva a che punto ero arrivata. Ha fatto un gran lavoro, prima non usciva mai, poi si. Si vedevano i suoi sforzi.
M si ricorda che Roberto diceva a Maria di non gridare e a lei faceva l’occhiolino, gli mandava baci e le prendeva la mano.
M: Ciao Roberto! Mi dispiace che tu te ne sia andato. Eri bravissimo, andavi al computer, andavi in camera tua… eri un brav’uomo. Alla sera guardava la tv, a volte andava a casa….
R: è stato buono e siamo stati contenti di averlo accolto, è stato il Signore a portarlo qui. Ha conosciuto i nostri amici e verso tutti aveva parole buone. Era sempre sorridente, contento. Mi chiedeva aiuto e io gli dicevo di si.
E: sei uno di noi e per quello che ci hai dato resterai sempre con noi.
S: nessuno approda al Piccolo Rifugio per caso: ognuno di noi prende e lascia qualcosa e niente è più come prima per tutti. Non sappiamo cosa tu Roberto ti sei portato via, noi speriamo il nostro affetto. Siamo certi però che tu ci hai lasciato la prova che ci si può sempre rialzare da qualsiasi caduta, soprattutto se si è circondati da persone che ti vogliono bene. Grazie, Roberto