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17 Gennaio 2010Renato Marini, amico del Piccolo Rifugio di Verona
Un anno fa è mancato Renato Marini, veronese della parrocchia di Santa Maria Regina, grande amico del Piccolo Rifugio, referente per Verona dei volontari dell’associazione “Con tutto il mondo nel cuore”, autore anche di articoli da Verona per l’Amore Vince.
Così, a un anno dalla scomparsa, lo ricorda l’amico, e amico del Piccolo Rifugio, Giorgio Arduini.
Renato, sempre con noi.
Se ne è andato in silenzio; quasi per non disturbare la tranquillità di chi gli stava vicino, per non turbare o intorpidire gli orizzonti dell’ambiente in cui si muoveva.
Ci ha lasciati così, Renato, rimanendo fedele, fino in fondo, al suo stile e al suo modo di essere nel mondo.
Cinquant’anni di vissuto gomito a gomito, nel mondo del lavoro, nell’ambito familiare, nell’opera in parrocchia, nel prodigarsi nel volontariato, mi hanno permesso di cogliere e di apprezzare il suo stile ideale di vita.
Schivo di fronte a qualsiasi ostentazione personale, prudente e attento nel rapporto diretto con le persone e con le idee, nemico dichiarato della sterile conflittualità e disponibile invece, e sempre, alla tolleranza e alla serena convivenza, era immediatamente e fermamente risoluto quando si trattava di scelte operative a favore del bene del prossimo.
Ricordo la dedizione a favore dei giovani quando in parrocchia prese forma e sviluppo la società sportiva. Pur non avendo figli coinvolti in quelle discipline era sempre in prima linea nella organizzazione delle varie attività poiché – diceva – quanto più i nostri giovani ci seguono con passione ed entusiasmo, tanto più sfuggiranno alla noia, al disimpegno, alla rovina personale.
Uomo di fede concreta e genuina, era pronto a collaborare in ogni ambito della attività parrocchiale: nelle varie catechesi, nei servizi all’altare, nelle differenti occasioni di programmazione come in quelle, più intime, di riflessione e di preghiera. E tutto faceva senza smania di protagonismo senza mai imporre, ma soltanto proponendo o suggerendo sotto voce.
E così anche nel volontariato. Con le ragazze del Piccolo Rifugio sapeva sempre collocarsi al loro fianco e rispondere alle loro aspettative pur rivestendo in quell’ambiente l’incarico di responsabile dei volontari dell’associazione.
E quando, negli ultimi giorni, le forze gli diminuivano con sempre maggiore intensità, pur cosciente della gravità del suo dramma personale, seppe mantenere una serena tranquillità, frutto sicuro di fede e della speranza che avevano accompagnato l’intero corso della sua esistenza.
E l’ultima sera in cui ci incontrammo, nel momento di lasciarci, quasi presentendo l’approssimarsi della conclusione della sua esistenza terrena, mi salutò con uno sguardo che presagiva già la serenità del Paradiso.
Ciao Renato. E’ passato un anno, ma il ricordo non si appanna, perché sostenuto dal conforto della tua mediazione e della tua presenza.
Giorgio Arduini
Nella foto Renato Marini è al centro, con la moglie, il collega volontario del Piccolo Rifugio di Verona Giuseppe Faccincani. Sono allo stadio Bentegodi di Verona in occasione della visita di Benedetto XVI per il quarto convegno nazionale della Chiesa italiana nel 2006.