Instituto Voluntarias da Caridade – 50 anos de Brasil
13 Giugno 2013Enrico Ghirardo, era al centro diurno del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto
18 Giugno 2013Progetto Emozioni al Piccolo Rifugio di Verona
Aiutare le persone con disabilità a comprendere e conoscere le proprie emozioni è l’obbiettivo del nuovo progetto lanciato al Piccolo Rifugio di Verona.
Per avviarlo, l’educatrice Marta Alborali ha colto l’occasione della presenza delle due tirocinanti dell’istituto Sanmicheli Selene Africano e Federica Russo.
Per parlare delle emozioni alle donne del Rifugio hanno parlato di fiori, e di come da terra diversa nascano fiori diversi. La terra sono i pensieri: quelli negativi o pessimisti generano fiori grigi o neri, come i sentimenti della paura e della tristezza. I fiori arancioni sono le emozioni che fanno vivere con più serenità i piccoli eventi quotidiani, e farli germogliare è il terreno di pensieri più fiduciosi.
E’ la differenza tra chi arriva in piscina ancorato solo alle proprie paure e chi invece pensa che potrà contare su chi è lì per aiutare – questo l’esempio fatto da Alborali, riferendosi proprio ad un’esperienza ben conosciuta alle donne del Piccolo Rifugio.
Per Africano e Russo il progetto è stata anche occasione di un supplemento di formazione e di studio sul tema, seguendo i consigli dell’educatrice.
Le due studentesse hanno realizzato e gestito un gioco dell’oca per le ospiti incentrato anch’esso sulle emozioni.
Il “Progetto Emozionante” lanciato al Piccolo Rifugio di Verona comprenderà anche la danzaterapia. Il percorso di danzaterapia riprenderà anche quest’anno, da fine giugno, e l’operatrice Giulia attraverso musica e danza cercherà di guidare le donne del Rifugio al lasciarsi andare e rilassarsi, all’elaborare le proprie emozioni.