Maria Angela De Perini, da 21 anni al Piccolo Rifugio di Verona
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1 Novembre 2013Papa Francesco e il Piccolo Rifugio di Ferentino
Caro Papa, viene a trovarci al Piccolo Rifugio?
Cosimo ha potuto rivolgere il suo invito direttamente a Papa Francesco. Lui e altri ospiti del Piccolo Rifugio di Ferentino lo hanno incontrato di persona partecipando, mercoledì 23 ottobre, all’udienza generale in Vaticano nel gruppo della diocesi di Frosinone Veroli Ferentino.
C’erano più di settemila persone: parrocchie, scuole, la Questura… e poi il Piccolo Rifugio
Quindici, tra chi ci vive e chi ci frequenta il centro diurno, le persone disabili del Rifugio che hanno partecipato al pellegrinaggio a Roma per l’Anno della Fede, accompagnate dal personale del Piccolo Rifugio con le famiglie e dei volontari dell’associazione Siloe e dell’Unitalsi Frosinone, che ringraziamo.
Il papa si è fermato a stringere la mano ad alcuni del gruppo e ha anche scambiato qualche parola con alcuni ospiti della nostra casa. A Cosimo, Nazzarena, Pino, Luigi, Luigi e Filippo ha regalato un rosario.
“Abbiamo toccato con mano- scrive il vescovo di Frosinone Veroli Ferentino mons.Ambrogio Spreafico nel suo messaggio a commento della giornata – il senso di essere Chiesa non da soli, ma in unità con la Cattedra di Pietro e quindi con la Chiesa universale. Papa Francesco ci ha parlato di Maria, Madre di Dio e figura della Chiesa, modello di fede, di carità e di unità. Le sue parole ci hanno toccato nel profondo e sono un invito ad uscire da quell’individualismo che ci rende prigionieri di noi stessi”.
Il Piccolo Rifugio di Ferentino ha incontrato il Papa. Molti degli ospiti e dei partecipanti al centro diurno della nostra comunità, infatti, hanno partecipato all’udienza generale di Francesco mercoledì 23 ottobre, assieme al gruppo della diocesi di Frosinone Veroli Ferentino. Ecco alcune loro testimonianze, raccolte a pochi giorni da quella grande emozione.
Luigi DS
“Sono ancora emozionato e mi escono le lacrime. Alla fine dell’udienza il papa è passato a salutare tutti noi disabili. Mo ha toccato la testa, mi ha benedetto, mi ha baciato e mi ha regalato il rosario con il suo stemma e mi ha detto che devo pregare per il mondo intero. Ero tanto emozionato che non sono riuscito a parlare, ma le sue parole mi sono rimaste nel cuore. E come lui mi ha chiesto pregherò tutti i giorni perché il mondo possa andare meglio”.
Cosimo
“Anche io ero molto emozionato quando il Papa si è avvicinato a me, però sono riuscito ugualmente a parlare con lui con tranquillità. Mi ha regalato il rosario con il suo stemma e mi ha detto che con quello devo pregare per lui e per la pace nel mondo. Io ho risposto che lo farò sempre e poi gli ho chiesto se poteva venire al Piccolo Rifugio perché ci sono dei ragazzi che per problemi gravi di salute non si possono allontanare. Lui mi ha risposto che lo farebbe volentieri ma non senza la protezione delle forze dell’ordine e che l’invito lo dovrebbero fare i sacerdoti. Poi gli ho regalato il mio cappello: il Papa mi ha detto che lo dovevo tenere io in testa per non scottarmi, ma glielo ho consegnato lo stesso, per darlo ai bambini poveri e lui lo ha preso”
Filippo
“A me il Papa non ha parlato ma mi ha coccolato: in quel momento ho pensato di ricevere quelle coccole per tutte le persone del mondo che non potevano essere lì. Le cose che mi sono rimaste più impresse sono state la sua catechesi sulla Madonna e le parole che ha detto sulla Chiesa: ‘La Chiesa quando non ha il Signore è morta’. Grazie Papa Francesco!”
Giuliana
“Il Papa mi è passato molto vicino e mi ha salutato: in quel momento mi veniva da piangere. Mi piacerebbe andarci un’altra volta per ricevere le coccole come le ha ricevute Filippo”.
Aurora
“Sono felice perché il Papa mi ha comunque salutata anche se avrei voluto essere più vicina per poter ricevere le sue carezze, spero in una prossima occasione!”
Pino
“Io e papa Francesco ci siamo parlati con gli sguardi. Lui mi ha detto solo: “Prega per me” e poi mi ha dato la benedizione imponendomi le mani sul capo e non sono riuscito a dire neanche una parola. È un grande pontefice, molto umano, sensibile e profondo!”
Giuseppe
“Io purtroppo per i miei problemi di salute non sono potuto andare dal Papa: l’ho visto in televisione e l’emozione è stata lo stesso grandissima, piangevo nel vederlo salutare i bambini, i disabili e soprattutto mi sono tanto commosso quando ho visto e sentito una vecchietta che diceva al Papa: ‘Prega per me perché non ce la faccio più!”