Covid 19 – Gli Alpini aiutano il Piccolo Rifugio
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23 Marzo 2021Pannello multisensoriale al Piccolo Rifugio
Questo non è un gioco.
E non è neanche una bizzarra installazione di arte contemporanea.
Questo è un pannello multi sensoriale: stimola tatto, udito, vista, movimento.
Un modo per esprimere le proprie preferenze, per dire “io ci sono, con la mia unicità”, anche per chi ha grave disabilità o soffre di demenza, come alcune delle persone del centro diurno Vettoretti del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto.
Progettato dall’equipe educativa del centro diurno , il pannello mlo ha realizzato, con materiali poveri e di recupero, ma perfettamente adatti allo scopo, il volontario Walter.
La persona con disabilità grave che si trova di fronte a questo pannello, se per la sua fragilità fa fatica a muoversi, qui è stimolata a muoversi, per sperimentare i vari oggetti dle pannello. Toccare un oggetto e poi vedere cosa succede: per noi è quasi banale, ma per qualcuno degli ospiti del Piccolo Rifugio è un passaggio importante: è sviluppare la capacità di cogliere il rapporto causa effetto.
Toccare non un oggetto qualsiasi ma proprio quello, perché ho scelto quello, è per chi usa il pannello multisensoriale un’occasione per comunicare, per mettersi in relazione.
Lavorare con il pannello multisensoriale è un tempo personale, per queste persone fragili: un momento per scegliere, percepire, sperimentare. Un momento di rilassamento.
Mentre le persone con disabilità per le quali è stato progettato lavorano con il pannello, un operatore o un’operatrice del Piccolo Rifugio si dedica all’osservazione, per registrare gli effetti di questa attività nel tempo.