Il Piccolo Rifugio di Verona per la Grande Sfida
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27 Giugno 2014Noi Voliamo, volontari per la disabilità a confronto
Sette associazioni, trenta volontari, due ore di dialogo. Un impegno comune: dedicarsi alle persone con disabilità. Un impegno futuro: più collaborazione.
Questo è stato “Noi voliamo”, pomeriggio di sabato 14 al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto: una tavola rotonda con i volontari di associazione Lucia Schiavinato, Volontari X Shelter, associazione Sergio Piccin, Anffas Sinistra Piave, Gruppo Arcobaleno, associazione Fabrizio Viezzer, associazione Il Sorriso. Cioè alcuni, nemmeno tutti, i gruppi, che organizzano occasioni per il tempo libero delle persone disabili in Sinistra Piave.
“Doveroso essere qui”, ha detto il sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon, che ha scelto il Piccolo Rifugio per uno dei suoi primi impegni ufficiali.
“Sono qui presente per dare un riconoscimento alla grande importanza di questo progetto”, ha aggiunto il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco.
Ha risposto all’invito di “Noi voliamo” anche il direttore dei servizi sociali della Ulss 7 Giuseppe Bazzo, che ha insistito sulla necessità di coltivare comunità solidali che sappiano prendersi cura delle persone in difficoltà, anche negli ambiti in cui l’intervento pubblico non arriva e in futuro non arriverà. Fondamentale, ha poi aggiunto, che le istituzioni abbiano fiducia nel volontariato.
L’incontro era anche la conclusione dei corsi di formazione di “Io Volo” della scorsa primavera, finanziati dal Csv di Treviso. In entrambi i cicli, condotti da Carolina Di Muzio, Carlo Donadel e Federico Mucelli, guardando alle persone con disabilità sono apparsi in filigrana i volontari stessi: ognuno di noi è diversamente abile, e il volontariato diventa occasione di crescita personale quando le abilità si alleano. Non: cosa faccio io volontario per te disabile, che non sei in grado. Ma: cosa facciamo insieme, assecondando le capacità di ciascuno.
Il volontario è un quadrupede, ha detto Angelo Cremasco della Viezzer: gli servono mani e gambe, ma pure cuore ed intelligenza.
Le difficoltà ? Avere volontari, ed averne di costanti, segnala Maria De Biasi per l’associazione Piccin. Offrire opportunità – aggiunge Graziella Balbinot per l’Anffas- anche alle persone con disabilità più grave.
Moira De Rosso dei Volontari X Shelter ha raccontato con entusiasmo cosa si può fare unendo le risorse e le differenze di più gruppi: un pellegrinaggio a Roma in nordic walking come “Camminando con il Piccolo Girasole”, con 20 persone disabili ed operatori di 4 comunità e volontari di 3 associazioni.
Un’altra esperienza di successo sono i corsi di mountain bike, ha raccontato l’Anffas: gli atleti che oggi scorrazzano in bici sulle colline sono gli stessi che qualche anno fa neppure sapevano pedalare.
Giovanna Carlot, di Stevenà, ha portato la sua esperienza di volontaria clown nella Compagnia dell’arpa a dieci corde. Operano con i bambini in ospedale, ma hanno esperienza anche con le persone disabili. “Nulla è improvvisato, mettiamo a disposizione la nostra professionalità . Abbiamo un minimo di 140 ore di formazione”, dice Carlot.
“Siamo a disposizione per collaborare con voi- , ha aggiunto, rivolta ai volontari con le persone disabili, Sonia Fornaro per la Croce Rossa di Mareno e Vazzola- La Cri non opera solo nel settore sanitario, ma anche quello sociale!”
Prima della conclusione con la musica della Trip Band e la compagnia degli ospiti del Piccolo Rifugio, Noi Voliamo ha guardato al futuro. Oggi è stato utile, ma domani?
“C’è tanta voglia di fare qualcosa insieme”, sintetizza Dino Mulotto, direttore del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. Non necessariamente organizzare eventi maxi con tutte le associazioni e tutte le persone con disabilità, ma la possibilità di aggregarsi di volta in volta all’una o all’altra iniziativa delle altre associazioni. Servirebbe uno stimolo alla collaborazione, un appoggio a chi vuole organizzare gite ed uscite, aggiunge Claudio Franci del Sorriso. “Non ci si può più chiudere”, per dirla con De Rosso. “Abbiamo già sperimentato l’utilità di fare rete”, dice Michela Borsoi per l’associazione Arcobaleno. Fondamentale diventa allora la comunicazione tra le associazioni: far sapere cosa si fa.
Un primo esempio: lunedì 7 luglio alle 20.30 al centro sportivo comunale di San Vendemiano “Arcobaleno pedala”, serata di spinning e ginnastica con elastici, in collaborazione con Eurobike, per persone disabili ma non solo.