Cinquant’anni di Fondazione
1 Settembre 2010Volontarie della Carità: esercizi spirituali 2010
3 Settembre 2010Michele Magoga racconta le vacanze con il Piccolo Rifugio
“Lo spirito di queste vacanze è che non siamo più volontari da una parte e disabili, ma un gruppo di amici. Certo, noi abbiamo delle responsabilità. Ma questo aspetto si tiene il più possibile nascosto, Prevale il fatto che è una vacanza tra amici”.
Così il vittoriese Michele Magoga volontario dell’associazione Lucia Schiavinato, comincia a raccontare la vacanza vissuta a Caorle lo scorso agosto, assieme ad altri 8 volontari e con 15 persone con disabilità, in maggioranza ospiti del Piccolo Rifugio.
Ma nelle sue parole c’è in realtà, dietro a Caorle, l’eco di tanti anni di amicizia con i ‘ragazzi’ con le uscite a Vittorio Veneto e dintorni, e di altre precedenti vacanze vissute a Caorle. E le due cose non sono equivalenti. In vacanza è diverso. “In vacanza – evidenzia – si ha a che fare con la sfera dell’intimità delle persone. E la prima volta l’impatto è emozionante”.
Sono infatti i volontari a farsi carico di tutto: anche dell’igiene personale degli ospiti del Rifugio, quando è necessario. “Prima di partire di solito facciamo un incontro con un’educatrice, che ci spiega le necessità di ciascuno, ad esempio per quanto riguarda le medicine, e le diverse dinamiche”.
Ma è faticoso? “A volte devi sudare, ma l’energia te la danno loro, i ragazzi. Più la disabilità è grave e più lavori, ma anche più ricevi. Ti porti casa una grande soddisfazione, ti senti riempito… pieno di bene. Qualche domenica dopo siamo andati a trovare i ragazzi e subito ci hanno detto ‘vieni anche l’anno prossimo al mare?’. E queste sono cose che ti ripagano 100 volte. I vicini d’ombrellone dicevano ‘bravi’ a noi volontari, ma noi non ci sentiamo bravi, non lo facciamo mica per la gloria, ma perché riceviamo tanto in cambio, anche con episodi eclatanti. Ti racconto questo. L’ultimo giorno ci siamo messi a schizzarci con le pistole ad acqua. Ad un certo punto lei, un’ospite del Piccolo Rifugio di solito molto chiusa, si è alzata ed ha bagnato tutti…e poi dall’emozione si è messa a piangere di gioia. Sono cose che non puoi spiegare se non le vedi”.
In vacanza è diverso anche il rapporto con i ragazzi. “In particolare con quelli con cui stai in camera hai occasione di parlare. E qualcuno ti racconta i suoi problemi, qualcuno ha aspirazioni di vita normale, sogna di andare a vivere da solo, di sposarsi…”. E come si risponde? “Mi comporto come se fosse figlio mio, parlo loro come parlerei con le mie figlie. Quandi parli loro apertamente, come se fossero adulti come tutti gli altri, capiscono benissimo”.
a vacanza a Caorle, come avevamo annunciato, s’è svolta dal 14 al 21 agosto e, come di consueto, è stata affiancata dal soggiorno in montagna, ad Auronzo, nello stesso periodo.. Qui, nonostante il tempo non sempre clemente, il gruppo ha potuto svolgere tutto il programma stabilito, compresa l’escursione a Casera Razzo. Più volte, inoltre, ci si è immersi nella bellezza della foresta di Somadida, non lontana dalla casa in cui il gruppo soggiornava. E tutto s’è concluso, come da tradizione, con il pranzo offerto a tutti, a Belluno, da Paolo, un ospite del Rifugio che ha partecipato alla vacanza.
Nove i volontari che hanno partecipato (e reso possibile) la vacanza a Caorle: sono Antonella Rui, Caterina Zanchettin, Michele Magoga, Angela Furlan, Loredana Biz, Luca De Giusti, Marzia Tommasi, Raul Piccoli, Maria Rita Mazzon.
In otto invece hanno messo a disposizione una settimana per la vacanza ad Auronzo: Dino Mulotto, Alex Mulotto, Marisa Danieli, Doriana Tamagna, Paola Giacomazzi, Gianni Padoin, Anna Padoin e Sergio Puppin.
A tutti va un grande ringraziamento.
I soggiorni a Caorle ed Auronzo sono stati resi possibili dal contributo del Centro di servizio per il Volontariato della provincia di Treviso, grazie al quale i volontari non hanno dovuto sostenere spese, ed inoltre è stata offerta la vacanza a due persone con disabilità.