Martina Pavan, volontaria al Piccolo Rifugio di Verona

Tutto è cominciato con il consiglio di Mariarosa, una signora che frequenta la sua stessa parrocchia: perché non vai al Piccolo Rifugio?

Martina Pavan ha accettato. E così la sedicenne studente dell’alberghiero Berti ha trascorso il mese di luglio – tutte le mattine e qualche pomeriggio -tra gli uomini e le donne del Piccolo Rifugio, per la sua prima vera esperienza di volontariato.

Ha collaborato con le educatrici nelle attività – da quelle classiche, come il cucito e la realizzazione dei biglietti d’auguri, a quelle nuove, come l’intrecciare braccialetti -, ha chiacchierato con le persone con disabilità, ha stretto amicizia in particolare con Jessica e Tania. La giornata più bella, ci dice Martina, è stata quella della danzaterapia. Difficoltà? Non gliene vengono in mente

Torna a casa con qualche credito formativo promesso dalla scuola, ma soprattutto con la consapevolezza, per dirla con le sue semplici parole, “che non tutti sono fortunati, e che si può cercare di aiutare i meno fortunati”. E, speriamo, con la voglia di continuare a frequentare il Piccolo Rifugio.
Per la nostra casa i volontari giovani sono una ricchezza ed una presenza preziosa, in particolare nel periodo estivo. Martina è un anello di una catena di amicizia: prima di lei c’era stata Anita Magrin, dopo di lei è arrivato al Piccolo Rifugio Giacomo Turco…un grande grazie a tutti, anche da parte degli e delle ospiti del Piccolo Rifugio.