Gli ultimi giorni di Lucia Schiavinato, in Italia e in Brasile
17 Novembre 201118 novembre 1991, apre Casa Flavia a Vittorio Veneto
18 Novembre 2011Il vescovo Crepaldi alla Domus Lucis di Trieste
Il vescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi visiterà la Domus Lucis, il Piccolo Rifugio di Trieste.
L’arcivescovo verrà a celebrare la messa nella cappella della nostra casa in Scala dei Lauri 2 alle 18 di giovedì 17 novembre. Un giorno non certo individuato a caso: è invece il trentacinquesimo anniversario del ritorno al Signore della fondatrice del Piccolo Rifugio e dell’Istituto secolare Volontarie della Carità Lucia Schiavinato. Pochi mesi dopo essere tornata dal Brasile, Lucia morì infatti a Verona il 17 novembre 1976.
Si tratta della prima visita di mons. Crepaldi (nella foto piccola), da due anni vescovo di Trieste, alla Domus Lucis.
Assieme al vescovo concelebreranno l’eucaristia il gesuita padre Silvio Alaimo, sacerdote da tempo vicino alla Domus Lucis, e il claretiano padre Renato Caprioli, parroco del Cuore Immacolato di Maria, la parrocchia della Domus Lucis.
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Giovedì 17 novembre 2011: nel pomeriggio, un’atmosfera di grande attesa nella Domus Lucis di Trieste. Ospiti ed amici sono riuniti, aspettando l’annunciata visita dell’Arcivescovo, monsignor Giampaolo Crepaldi.
È la prima volta dopo il giorno del suo insediamento che l’Arcivescovo viene alla Domus Lucis. Viene per celebrare il trentacinquesimo anniversario della morte della Serva di Dio Lucia Schiavinato, fondatrice dei Piccoli Rifugi.
Nella Domus Lucis è quotidiana la presenza dei ministri di Dio: ogni giorno un sacerdote celebra l’Eucarestia e porta il conforto della parola divina, dispensando la beata speranza a chi vive in condizioni difficili. Nulla di diverso può fare e farà l’Arcivescovo; ma, senza nulla togliere ad altri, c’è nelle sue parole, pur volutamente semplici, l’eco di una grande dottrina, che colpisce i cuori.
Ha toccato in modo speciale tutti i presenti l’accenno personale e profondamente sentito che egli ha voluto fare nell’omelia a un’esperienza familiare dolorosa, che gli ha fatto intimamente conoscere che cosa significa vivere accanto a chi soffre per una menomazione congenita; esperienza sconvolgente che, come egli ha bene spiegato, può arrivare a fare dubitare della Provvidenza divina, ma alla fine rinvigorisce la fede di chi riesce a sconfiggere il dubbio.
Ospiti ed amici della Domus Lucis si augurano con tutto il cuore che, pur fra i tanti impegni, l’Arcivescovo troverà il modo di ripetere presto e più volte questa visita, come egli stesso ha promesso.
Luisa Gabrielli
Siamo stati quasi in cinquanta tra persone con disabilità, Volontarie della Carità, operatori, amici e volontari ad accogliere mons.Giampaolo Crepaldi. A concelebrare l’eucaristia sono stati il claretiano padre Renato Caprioli, parroco dell’Immacolato Cuore di Maria, la parrocchia della Domus Lucis, ed il segretario del vescovo don Mario De Stefano. Il vescovo si è poi fermato alla Domus per un breve momento di fraternità, e prima di congedarsi ha promesso di ritornare, magari per un pranzo assieme.