Alessandro Fiorin, volontario al Piccolo Rifugio di San Donà
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6 Giugno 2015Il Piccolo Rifugio raccontato da Chiara Sgorlon
Non c’è modo migliore di raccontare il Progetto Lucia Schiavinato, di collaborazione tra Piccolo Rifugio di San Donà e scuola media Schiavinato, che non attraverso le parole di uno degli studenti che vi ha preso parte?
Ci è arrivato il bellissimo scritto che Chiara Sgorlon di 1B ha dedicato all’esperienza con il Piccolo Rifugio. Lo potete scaricare dal link qui in basso a destra: l’insegnante Alessandra De Cilia ci tiene a precisare che non c’è stato nessun intervento o correzioni, sono parole pensieri e sentimenti di Chiara.
Sono un tesoro prezioso per noi, e un incoraggiamento a portare avanti il progetto, e a continuare a raccontare Lucia Schiavinato alle giovani generazioni.
Un grande grazie a Chiara!
Ecco alcuni passaggi dello scritto.
“Nell’aula magna della nostra scuola il 31 ottobre abbiamo assistito alla presentazione del Piccolo Rifugio. (…) Don Antonio Guidolin ci ha particolarmente sensibilizzati nei confronti dei numerosi, disinteressati atti di generosità e amore di cui Lucia è stata capace. Proprio durante l’ascolto di quella testimonianza, in noi ragazzi si è fatto sempre più concreto il desiderio di (…) andare di persona a visitare il Piccolo Rifugio e la Casa di Mamma Lucia.
(…) Ed ecco giungere il giorno tanto atteso: giovedì 23 aprile 2015. Siamo in viaggio, in direzione del Piccolo Rifugio, emozionati e assai curiosi. (…)
Partecipo al laboratorio di cartonaggio. Durante un’attività, sento bisbigliare: ‘sai, è un lavoro molto gratificante…’ Mi volto e vedo che a signora disabile accanto a me sta parlando con una volontaria. E’ lei l’autrice di quella frase all’apparenza scontata, in realtà di grande valore. Avverto la soddisfazione di aver creato un’occasione di gioia, allegria, spensieratezza. E comprendo che la felicità è qualcosa che si moltiplica quando viene condivisa. Al contempo, capisco che la nostra presenza qui non è inopportuna o invadente. Tutti, qui, colgono la bellezza del lavorare insieme; tutti si vogliono bene e ci fanno sentire bene. La sensazione è quella di essere in una vera famiglia.
(…) E prima di salutare il Piccolo Rifugio, perchè non farsi un selfie tutti insieme nella casa di Mamma Lucia? Non per avere un ricordo da lasciare nel cassetto, ma per mantenere vivi un’emozione e un impegno che potrebbero senz’altro essere proposti alle classi future”.