Lucia Schiavinato e la Vergine Maria
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11 Dicembre 2009Domus Lucis, ci ha lasciato Carolina Bedon
Già da qualche tempo le sue condizioni di salute non erano buone. Venerdì 20 novembre si è aggravata ed è stata ricoverata in ospedale. E qui, domenica 22, è mancata Carolina Bedon, la “nonna” della Domus Lucis. Aveva 94 anni. L’anno scorso, in occasione della festa per il suo novantatreesimo compleanno, avevamo raccontato la sua storia.
Il funerale di Carolina, celebrato da un sacerdote claretiano della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, quella del Piccolo Rifugio, si tiene sabato 28 alle 11 al cimitero di Trieste.
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Carolina, Volontaria della Carità, e disabile che da mezzo secolo vive al Piccolo Rifugio. Ed è un grande esempio di fede per chi le sta attorno.
Originaria di Zero Branco in provincia di Treviso, di famiglia umile, Carolina lavorava in ospedale. A soli 19 anni, però, fu colpita dalla malattia che la rese disabile. Nel 1957 andò a vivere all’appena aperto Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto; un anno dopo fu consacrata Volontaria della Carità; nel 1970 si trasferì alla Domus Lucis, dove vive tuttora. Dopo Rosetta, arrivata nella casa di Trieste alla sua apertura, quand’era ancora una bambina, Carolina, più anziana di Rosetta anagraficamente, è la seconda per anzianità di presenza a Trieste.
Le fatiche degli anni non impediscono ancora oggi a Carolina di partecipare alla vita della Casa che ormai, con i suoi parenti anziani e lontani, è a tutti gli effetti diventata la sua famiglia. A cui trasmette tutta la sua serenità, che le discende da uno stretto rapporto col Signore.
“Una volta – racconta Claudia Pascale, educatrice al Rifugio di Trieste- ho chiesto alle ospiti di dirmi cosa fosse per loro la vita. E lei m’ha risposto: la vita è tutto ciò che ho sempre desiderato”.
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Domenica 22 novembre, nel giorno del Signore, la nostra cara Carolina è volata fra le braccia del Padre. Sebbene nell’ultimo periodo la si vedesse sofferente, per gli amici della Domus Lucis si è spenta una luce di riferimento che ora si è accesa in cielo vegliando con amore su tutti noi.
La sua presenza mite e silenziosa era dovuta al fatto che la sua malattia l’aveva immobilizzata progressivamente limitandola anche nel parlare. Tuttavia i suoi occhi buoni ed il suo sorriso dolce e discreto hanno trasmesso la luce del Signore che da sempre è stato il suo fedele compagno di viaggio.
Incancellabile nel mio cuore rimane il primo incontro con Carolina, che risale al lontano 1970. Ciò che mi aveva colpito di lei era il suo modo di accostarsi a Gesù Eucarestia esposto durante l’adorazione che a quei tempi “fortunati” si teneva quotidianamente a turno tra le ospiti della casa. All’epoca la mia fede non era ancora profonda, tuttavia quando andavo alla Domus mi piaceva andare a dare un “salutino” a Gesù esposto e quando era il turno di Carolina rimanevo incantata nel vedere il suo sguardo rapito, in una profonda intimità con il Signore. Sembrava che Carolina fosse un tutt’uno con Gesù, che parlasse intimamente con Lui, si percepiva che il tempo per lei era come se si fosse fermato.
Solo più tardi venni a sapere che Carolina si era consacrata quale Volontaria della Carità . Il suo modo semplice e buono di porgersi donava a tutti noi i frutti di quel suo intenso legame con il “Suo Signore” regalandoci la sua serenità, le sue preghiere ed anche la sua sofferenza offerta con gioia al buon Dio.
Di tutto questo ti ringraziamo Carolina, e ora da Lassù aiutaci a vivere seguendo i tuoi passi fatti di serenità e dolcezza.