Casa Aurora a Salvador de Bahia
11 Luglio 2009Giuliana e Adelmo Scotti per il Piccolo Rifugio di Roma
11 Luglio 2009Albania – Per la Volontaria della Carità Frida Gregorin la solidarietà dei bambini
Nel periodo immediatamente seguente all’incendio che ha completamente distrutto la sua abitazione, la Volontaria della Carità Frida Gregorin è stata ospitata lontano da Reps, il paese di montagna in cui svolge il suo apostolato in Albania.
Al suo ritorno, un piccolo gesto le ha dato testimonianza dell’attaccamento che ha la gente per lei, per quanto la sua opera di evangelizzazione sia a volte particolarmente faticosa.
“Durante la mia assenza – ci racconta Frida – i bambini hanno deciso di andare casa per casa a raccogliere soldi per me. E mi hanno consegnato l’equivalente di 50 euro, che in proporzione è una grande somma. Poi le donne hanno raccolto altri 20 euro. Infine una bambina è andata dalla donna che mi fa da traduttrice, e che io considero come una figliola, e le ha detto: ‘Mi hanno regalato questi 20 euro per Natale. Sono tanti? Vorrei darli a Frida…” Quei 20 euro per la bambina erano senz’altro un grande tesoro, ma ha scelto di donarli a Frida. “E anche in seguito non è mai venuta a dirmi che i soldi erano i suoi!”, racconta Frida, ammirata della semplicità della piccola.
L’affetto pero’ non è stato dimostrato solo attraverso le offerte. Al suo primo ritorno a Reps, per una messa domenicale, molti erano i visi commossi…
Senza niente
Anche se la generosità e l’affetto aiutano a ripartire, per Frida dopo l’incendio (nelle foto a lato) la situazione resta assai difficile. “Ho perso tutto – spiega-. Ma quello che mi manca di più è il materiale per il mio apostolato. Mi è rimasto solo un cucchiaio.. e il Bambino Gesù di terracotta che mi era stato regalato da Teresa. Tutto nero per il fumo, però”.
Lo shock
Così Frida ricorda quegli attimi di paura: “Ero andata a lavarmi i denti, avevo appena pregato, quando ho sentito odore di fumo. Inizialmente ho pensato: la stufa è da sostituire… Poi pero’ sono uscita e ho visto il fuoco, che partiva dall’alto. Io volevo rientrare in casa per recuperare qualcosa, ma usciva fumo nero. Mi hanno trattenuto. Poi è anche scoppiata la bombola del gas…e di ciò che è successo in quella mezz’ora non ricordo nulla.. Ero in uno stato di shock”.
Ripartire
Malgrado la paura vissuta, e la difficoltà enorme di trovarsi senza niente, Frida ha ripreso la sua attivita’. Pensando, ad esempio, ai bambini, che passano le giornate per strada dato che i genitori sono lontani per lavoro, e con appena un giorno di riposo ogni 15, o anche meno.
Aiutare
Per la sua casa ed il suo apostolato, Frida in questo momento ha particolare bisogno di aiuto. Chi è interessato o disponibile ad aiutarla puo’ contattare il Piccolo Rifugio di San Donà allo 0421 330344 o scrivere a ufficiostampa@piccolorifugio.it