Covid19: il lockdown al Piccolo Rifugio di Ponte della Priula
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14 Luglio 2020Covid 19: il lockdown al Piccolo Rifugio di Verona
IL TEMPO DELLA PANDEMIA AL PICCOLO RIFUGIO DI VERONA: CI SIAMO PRESI DI CURA DI NOI
Nonostante il periodo di quarantena, qua al Piccolo Rifugio di Verona non ci siamo annoiati.
Il tempo più lento e denso lo abbiamo impiegato con nuova fantasia e creatività. Ci siamo dedicati al giardinaggio e abbiamo riempito di verde la sala attività. I nostri vasi di latta decorati sono sempre più fantasiosi e posizionati sui davanzali di tutta la casa.
Abbiamo anche cominciato un percorso di lettura, ultimando il primo libro della lunga saga di Harry Potter.
Nè ci siamo dimenticati di noi stessi curando i nostri corpi, rilassandoci, ascoltando della buona musica, con dell’esercizio fisico, ognuno con le proprie capacità.
Non era partecipare alla Messa domenicale in parrocchia con i nostri amici volontari, ci siamo comunque organizzati per poterla vedere in casa sul grande schermo. A questo proposito una bellissima iniziativa a cui abbiamo partecipato con entusiasmo sono stati i collegamenti per la messa domenicale via streaming promossi dall’Associazione La Grande Sfida (Ente che sul territorio veronese organizza attività e manifestazioni volte all’inclusione e alla sensibilizzazione verso il tema della disabilità) che ci ha dato la possibilità di unirci ad altre comunità nella preghiera della domenica. “I nostri ospiti – racconta l’educatrice Virginia Avesani – sono rimasti molto contenti dell’esperienza: è stato un po’ come rivivere la messa della domenica nella sua dimensione comunitaria,di scambio reciproco,dialogo e gioia d’incontrarsi.Abbiamo cantato e pregato insieme riuscendo,anche se virtualmente,ad interagire”.
Come sempre ci teniamo aggiornati attraverso la lettura dei quotidiani. Ma in questo periodo particolare ci siamo concentrati sulle notizie che riguardavano il coronavirus ritagliando le frasi per noi maggiormente significative. Abbiamo creato un murales per lasciare traccia di quanto è accaduto e sta succedendo nel mondo. Un particolare sguardo poi lo abbiamo rivolto anche dentro di noi esprimendo attraverso dei disegni le nostre emozioni.
Un pensiero di grande affetto va sempre ai nostri amici volontari che, nonostante la lontananza fisica ci sono stati vicini con frequenti videochiamate, messaggi e… anche torte a domicilio! In questo modo non ci siamo sentiti soli e abbiamo mantenuto i contatti con le persone a noi più care.