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LUCIA SCHIAVINATO RITORNA A CASA: AL PICCOLO RIFUGIO LA SUA NUOVA SEPOLTURA
Sabato 28 aprile a San Donà benedizione della cappella che accoglie le spoglie della Serva di Dio Lucia Schiavinato, fondatrice del Piccolo Rifugio
SAN DONA’ DI PIAVE (VE) – Lucia Schiavinato ritorna a casa. A quasi quarantuno anni dalla sua morte, le spoglie della Serva di Dio sono accolte al Piccolo Rifugio, la casa e famiglia per persone con disabilità che Schiavinato fondò nel 1935 e allora come oggi ha sede in via Dante Alighieri, in centro a San Donà.
Dopo la messa concelebrata da vari sacerdoti alle 11 nella Cappella dell’Adorazione del Piccolo Rifugio, sabato 28 aprile verso le 11.30 ci sarà la benedizione della nuova piccola cappella (adiacente a quella dell’Adorazione) che accoglie i resti mortali della Serva di Dio Lucia Schiavinato.
Il presidente della Fondazione, il sandonatese Carlo Barosco, darà il benvenuto e presenterà i lavori svolti, mentre la presidente dell’Istituto secolare Volontarie della Carità Teresa D’Oria spiegherà perché si è scelto di portare al Piccolo Rifugio la salma della fondatrice.
L’artista sandonatese Giovanni Cesca presenterà l’affresco che ha realizzato in cappella, nella parete dietro il sarcofago.
La cappella sarà poi visitabile, dal giorno della benedizione in poi, e sarà un’occasione per favorire la conoscenza e il culto di Lucia Schiavinato, grazie a questo nuovo spazio significativo a disposizione per sostare in preghiera.
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In occasione dell’anniversario dell’inaugurazione della Cappella dell’Adorazione del Piccolo Rifugio di San Donà, aperta ad aprile 1941, Istituto secolare Volontarie della Carità e Fondazione Piccolo Rifugio hanno aperto al pubblico il sacello che ospita il sarcofago con le spoglie di Lucia, ricavata sul retro della Cappella dell’Adorazione stessa.
La cerimonia si è aperta con la messa, sabato 28 aprile alle 11, celebrata in cappella da mons.Paolo Carnio, parroco del Duomo di San Donà e concelebrata da don Antonio Guidolin,studioso della vita e dell’opera di Lucia Schiavinato e amico del Piccolo Rifugio e da padre Mario Cortinovis, frate cappuccino, cappellano del cimitero monumentale di Bergamo.
Nell’omelia, mons.Carnio ha invitato ad ascoltare lo Spirito Santo e le sue indicazioni per la nostra vita. “Lucia Schiavinato – ha detto – ha saputo cogliere la luce dello Spirito, e con coraggio ha dato vita a un’opera che era necessaria per il suo tempo. La sua intercessione ci aiuti a cogliere cosa è necessario, cosa il mondo chiede alla comunità cristiana oggi”
“Per noi è naturale che Lucia ritorni nella cappella che lei ha voluto, e realizzato con l’appoggio del popolo di San Donà – ha detto, al termine della celebrazione, la presidente dell’Istituto secolare Volontarie della Carità Teresa D’Oria-. Questo nuovo sacello servirà a conoscere Lucia e quello che il Signore ha operato in lei e per mezzo di lei. Non è il trionfo di Lucia, ma di Gesù Eucaristia”.
“Oggi è anche la festa delle persone con disabilità che vivono nei nostri Piccoli Rifugi, e ringrazio i dipendenti delle nostre case che hanno permesso loro di essere presenti”, ha aggiunto il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco.
“Desidero ringraziare Lucia Schiavinato: ho sentito la sua presenza nel corso di tutto il lavoro”, ha detto Giovanni Cesca, autore del grande dipinto posto dietro il sarcofago, a cui ha collaborato anche Renzo Brichese (nella foto sopra, Cesca e Brichese). Il dipinto ad acrillico rappresenta Lucia Schiavinato, poi a un lato un bambino dell’Amazzonia, una persona con disabilità e una donna pronta a cambiare vita (a rappresentare le persone cui Lucia si dedicò). Sopra Lucia, 3 figure angeliche che rappresentano, come ha spiegato Cesca, le tre virtù teologali (fede, speranza e carità). Dall’alto scende un raggio luminoso, che passa attraverso il pane spezzato dell’Eucaristia,cuore del carisma di Lucia.
La benedizione al sacello era già stata impartita dal cancelliere vescovile in occasione della traslazione (spostamento) della salma di Lucia dalla tomba di famiglia nel cimitero di San Donà, lo scorso febbraio.
Alla cerimonia hanno partecipato – con persone disabili ospiti, dipendenti o volontari – tutti e 6 i Piccoli Rifugi in Italia, oltre alla Fondazione Piccolo Rifugio, che li gestisce tutti, e all’Istituto secolare Volontarie della Carità, che porta avanti il carisma di Lucia.
A rappresentare l’amministrazione comunale di San Donà, il sindaco Andrea Cereser.