Il Piccolo Rifugio di Verona su Telepace
21 Novembre 2016Concerto Rotaract per il Piccolo Rifugio anno 2016
1 Dicembre 2016Verona, messa per Lucia Schiavinato con il vescovo Zenti
Non è possibile capire ciò che lega Lucia Schiavinato a Verona senza parlare di mons. Giuseppe Carraro, ora Venerabile.
Infatti, proprio assecondando un desiderio e una proposta di mons. Carraro, allora vescovo di Vittorio Veneto (1956-58), Mamma Lucia fondò nel 1957 il Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. Il legame spirituale tra questi due Servi di Dio era molto forte, caratterizzato da profonda sintonia e da un grande amore all’Eucaristia.
Quando mons. Carraro fu trasferito alla sede di Verona, Mamma Lucia restò in contatto con la sua guida spirituale e, sempre dietro sua sollecitazione, aprì il Piccolo Rifugio veronese – era il novembre 1960 – in via Coni Zugna, dove trovò una prima accoglienza anche la sede centrale dell’Istituto secolare Volontarie della Carità .
L’anno seguente il Rifugio verrà trasferito a Villa Mirandola, in località Settimo di Pescantina, ed è sempre mons. Carraro che firmerà il decreto di erezione canonica dell’Istituto Volontarie della Carità il 18 febbraio 1968.
Lucia Schiavinato, nata a Musile di Piave nel 1900, chiuderà la sua esistenza terrena a Verona, il 17 novembre 1976, ed ai suoi funerali, che si celebrarono nel Duomo di San Donà di Piave, fu presente anche il vescovo Carraro, che ne tracciò un intenso e indimenticabile profilo umano e spirituale in un intervento, poi pubblicato con il titolo significativo: Ha riconosciuto e creduto nell’Amore.
Per ricordare il quarantesimo anniversario del ritorno al Padre di Mamma Lucia, la parrocchia di Santa Maria Regina di Verona ha voluto stringersi attorno alla comunità del Piccolo Rifugio, che ora si trova nel suo territorio, invitando il Vescovo mons. Giuseppe Zenti a celebrare nella chiesa parrocchiale la messa di sabato 26 novembre, per la celebrazione prefestiva della prima domenica di Avvento.
Riportiamo un estratto delle parole di saluto rivolte al vescovo Giuseppe in quest’occasione:
«Noi siamo consapevoli di quanto grande è il dono che Lei ci fa questa sera: sappiamo, infatti, – perché ce lo insegna la Chiesa, nostra Madre – che, quando il Vescovo celebra l’Eucaristia con una porzione del popolo a lui affidato, questo ha un significato tutto speciale [ed è] espressione della Chiesa, riunita attorno all’altare, sotto la presidenza di colui che rappresenta visibilmente Cristo, Buon Pastore e Capo della sua Chiesa (CCC 1561).
Le porgo un saluto speciale e pieno di riconoscenza a nome della famiglia del Piccolo Rifugio (ospiti e loro familiari, personale, amici e volontari). Sentiamo il Piccolo Rifugio di via Vivaldi come parte viva della nostra comunità e sono tanti i volontari della parrocchia che hanno deciso di dedicare un po’ del loro tempo per stare vicini alle ospiti e agli ospiti: aiutare nei lavori di casa, assistere nel momento dei pasti, portare in uscita e accompagnare alla Messa domenicale queste nostre sorelle e fratelli sono esperienze che ci arricchiscono reciprocamente e lentamente ci trasformano. Ci fanno sentire tutti parte di un’unica famiglia e discepoli dell’unico Signore».
Nella sua omelia mons. Zenti, dopo aver preso spunto dalla Parola di Dio proclamata per suggerire alcune indicazioni per vivere lo spirito l’Avvento, tempo propizio per rinnovare il nostro rapporto con Dio che ci viene incontro, ha ricordato il suo primo incontro con la realtà dei Piccoli Rifugi quand’era vescovo a Vittorio Veneto (2003-07).
Ha proseguito ricordando come tutta la vita di Mamma Lucia sia stata dedicata ai più deboli e ai bisognosi, in particolare alle persone con disabilità, nelle quali lei riusciva a vedere, misticamente, un “tabernacolo” del Signore Gesù. L’intuizione di Lucia, in un momento storico in cui era del tutto assente l’assistenza dello Stato, ha rappresentato quasi una rivoluzione, che trova origine nella sua ardente fede nel Signore, alimentata nelle lunghe ore e notti passate in adorazione eucaristica.
Ringraziamo il Vescovo perché, nonostante la coincidenza dei festeggiamenti in diocesi per il neo-cardinale veronese mons. Zenari, non ha voluto mancare l’appuntamento. Dopo la Messa, si è intrattenuto brevemente anche al rinfresco preparato presso il Centro parrocchiale Nascimbeni, che ha chiuso la celebrazione in un clima festoso di familiarità e convivialità. Era presente anche Carlo Barosco, il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio. Ci siamo sentiti così parte della grande famiglia voluta da Mamma Lucia, che gestisce oggi in Italia altre cinque comunità residenziali per persone con disabilità, oltre a quella presente nella nostra città.
Abbiamo compreso che molte sono state le opere di Mamma Lucia, ma unica la certezza che portava nel cuore: Amor vincit – L’Amore vince.
Edoardo Ferrarini