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Ci hanno messo energia e passione.
Lo ha detto Katiuscia Bonato, una delle due registe di “Binario Zero” assieme a Federica Girardello, e si riferiva ai suoi attori: le persone con disabilità del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto e gli studenti di ieri e di oggi del liceo Flaminio.
Bonato e Girardello lo sapevano già: avevano visto energia e passione nei mesi di prove per preparare lo spettacolo, che è la conclusione del Laboratorio Scuola Volontariato organizzato dal Csv-Volontarinsieme di Treviso.
Gli spettatori l’energia e la passione le hanno viste arrivare come un’ondata inarrestabile venerdì 6 maggio mattina al Parco Fenderl, alla prima e unica rappresentazione di “Binario Zero”.
I più appassionati erano gli ospiti del Piccolo Rifugio, che da giorni aspettavano con ansia e con gioia questo momento. E se lo sono goduto, come ci hanno raccontato, ad esempio…
… le emozioni di Monia, che recita sorridendo per l’intero spettacolo, e quando alla fine gli applausi la travolgono, l’entusiasmo quasi la sbalza via dalla sua indispensabile sedia a rotelle
…la dimestichezza da attrice con cui Marta al microfono e davanti al pubblico racconta senza scomporsi la storia di Cenerentola,la sua preferita, e poi balla un appassionato lento con Giuseppe, uno degli studenti
…la gioia con cui Annamaria dipinge una tela grande come il mondo muovendo sul palco nell’aria il suo pennello
…la presenza scenica di Bruno, che mostra tutta la sua abilità nelle imitazioni di Stanlio e Ollio e non ha certo paura di prendersi in giro
…lo sguardo nascosto dietro occhiali a specchio da vero boss di Filippo che trasforma il silenzio cui è obbligato dalla sua fragilità nel silenzio del potere che non ha bisogno di parole per imporre obbedienza
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Si è riso e ci si è divertiti durante lo spettacolo, ambientato in una stazione in cui i treni sembrano non fermarsi mai, e alla fine abbiamo scoperto che più che perdere treni, avevamo trovato del tempo per noi,e ci siamo ricordati, grazie alle frasi di Stefano Benni lette prima del sipario, di quale valore sappia avere l’attesa.
Talmente tanti gli applausi e le soddisfazioni che Erica De Pieri del Csv ha dovuto e voluto garantire: il progetto teatro al Piccolo Rifugio si ripeterà anche il prossimo anno.
Questa edizione è stata possibile grazie alla collaborazione, a vario titolo, di Coordinamento del volontariato Sinistra Piave Fondazione Piccolo Rifugio, Accademia teatrale Lorenzo Da Ponte, Liceo Flaminio, Associazione Lucia Schiavinato, Psiche2000, Cooperativa Fenderl (dalla cui pagina Facebook abbiamo tratto le più bella tra le foto di questa pagina, scatti di Francesca Rancan). A tutti va il grande GRAZIE del Piccolo Rifugio.
Annamaria ringrazia le registe
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Importante anche la collaborazione del Comune di Vittorio Veneto, presente allo spettacolo con gli assessori Antonella Uliana e Giuseppe Costa. Anche il parroco del Piccolo Rifugio don Ermanno Crestani è voluto venire a vedere lo spettacolo dei suoi parrocchiani.
Con questo progetto di teatro il liceo Flaminio ha partecipato al concorso “In your shoes”, per la promozione del volontariato degli studenti con le persone con disabilità, indetto dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Treviso, insieme con l’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso, Volontarinsieme – CSV Treviso, Provincia di Treviso, Ulss 7-8-9 e gli altri Enti aderenti al Tavolo Provinciale della disabilità,
“Alcuni anni fa – ha raccontato Alessandra Farolfi, insegnante, volontaria al Piccolo Rifugio e motore del progetto teatro- alcuni studenti hanno cominciato a fare teatro al Piccolo Rifugio, e di anno in anno la passione è cresciuta. Hanno scoperto come si può fare tanto per gli altri, ma anche per sé stessi”.