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27 Maggio 2014Albania – Frida Gregorin tra la sua gente
La Volontaria della Carità Teresa D’Oria racconta il breve viaggio compiuto con la presidente dell’Istituto Silvia Fazzari e la Volontaria Luisa Orenti a Reps, villaggio tra i monti nel nord dell’Albania in cui vive da undici anni la Volontaria Frida.
È sempre un motivo di gioia andare “in missione”, lì dove si trovano le nostre Volontarie. La condivisione sul posto, breve o lunga che sia, non può non farci cantare le lodi del Signore che agisce servendosi di creature “povere” e senza pretese.
Qualche giorno fa Silvia Fazzari, Luisa Orenti ed io siamo state in Albania da Frida. L’ultima mia visita risale a due anni fa, quando abbiamo potuto vedere Frida nel “suo” appartamentino (fino ad allora era stabilita in sacrestia e in seguito, nel prefabbricato – proveniente dai terremotati del Friuli – collocato sul terrazzo della sacrestia). Questa nuova sistemazione le ha permesso di essere tra la sua gente, una di loro, condividendo conquiste e lotte della vita quotidiana, là a Reps, un villaggio tra i monti e non certo vicino alle città e a tutto quello che una città può offrire.
Questa volta, abbiamo conosciuto un’altra conquista: il capo del villaggio ha offerto a Frida la possibilità di scegliersi il luogo della sua sepoltura a Reps (solo gli abitanti nativi di Reps hanno diritto alla tomba nel cimitero del villaggio). È questo senz’altro un riconoscimento di quanto Frida sia accolta dalla gente e quanto la sua presenza stia segnando la vita del villaggio. Dopo undici anni di tenacia, perseveranza e, direi anche, coraggio, questo della tomba è un segnale significativo di quanto Frida appartenga a Reps.
Ma quello che più entusiasma ed è, forse, più visibile, è il cammino di fede che gli abitanti stanno facendo: l’8 giugno 20 ragazzi (Reps conta 500 abitanti!…) riceveranno la Cresima.
Ne abbiamo incontrati alcuni, tutti felici di questo passo che li aiuterà, a loro dire, a fare certamente, scelte di vita importanti, o, come qualcuna ha detto, avere “il coraggio” di dire con schiettezza la verità … tutti, poi, con tanto di sorriso sulle labbra per “la confessione fatta l’altro giorno”.
È bello vedere che puntualmente il ragazzino, ormai adolescente, vada a suonare la campana tre volte al giorno (anche, al mattino prima di andare a scuola…) senza tralasciare il suo compito pluriennale neppure per la pioggia battente o la neve…
È bello vedere la chiesetta riempirsi al pomeriggio, di ragazzi e donne per cantare tutto il rosario…
È bello vedere l’andirivieni di donne e ragazzi a casa di Frida per un saluto, una parolina, un consiglio, qualche breve lezione di italiano…
È bello sentirsi dire dal Vescovo che “se dovesse venire a mancare la presenza di Frida sarebbe veramente un grosso problema, anzi, mandatene un’altra”…
La capacità di attendere con molta pazienza i frutti del lavoro di evangelizzazione, credo debba essere uno dei requisiti più necessari per un qualsiasi missionario, e… Frida lo sta dimostrando nella semplicità della sua vita a Reps e nonostante la precarietà dei mezzi.
Nel viaggio di ritorno, non potevo fare a meno di ripetere: “l’anima mia magnifica il Signore…grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e grande è il suo nome!”.
Sì, è il Signore che conduce ogni cosa.
Teresa D’Oria