Laura Covre racconta il suo volontariato al Piccolo Rifugio

“E’ un’esperienza che consiglio a tutti i giovani della mia età”.
Così la ventunenne vittoriese Laura Covre descrive i mesi che ha passato al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto.
Da febbraio a maggio 2014 ha trascorso tutte le mattine, e qualche pomeriggio coinvolta nelle attività del nostro centro diurno o in compagnia degli ospiti delle nostra casa, e non l’abbiamo mai vista senza il sorriso sulle labbra.
Al Piccolo Rifugio è arrivata grazie al progetto Agorà , promosso dal Coordinamento Volontariato Sinistra Piave, in collaborazione con 23 realtà del privato sociale, con l’Ulss7 e la Conferenza dei sindaci, finanziato dal Csv di Treviso. Agorà è rivolto a chi, come Laura si trova senza un lavoro stabile. I giovani hanno incontrato le associazioni e ascoltato le loro esperienze: per il successivo tirocinio, Laura ha scelto il Piccolo Rifugio, dove non era mai entrata prima. E ne è uscita soddisfatta. E ci tornerà.
“Qui ho conosciuto persone speciali: ognuno con qualcosa di speciale da darti. – dice Laura – E’ stata un’occasione per mettermi alla prova, anzitutto nella capacità di relazionarmi, di stare in gruppo, di dare delle idee”.

“Se dovessi riassumere il Piccolo Rifugio – dice Laura – in un’immagine, sceglierei delle mani che si uniscono. Mi ha colpito vedere che gli ospiti, malgrado le difficoltà di ciascuno, riescono ad aiutarsi tra loro – magari anche solo con un sorriso.
Tra le persone con cui ho legato di più ci sono Monia e Diego.
I momenti più belli? Quando vedevo che erano contenti di vedermi, e sorridevano”.
Oggi Laura ha trovato lavoro, e quindi il suo tirocinio termina. Ma non il suo rapporto con il Piccolo Rifugio.
“Penso di tornare come volontaria”, dice Laura.
Monia, Diego e gli altri uomini e donne del Piccolo Rifugio la attendono.