Antonietta Tosadori, del Piccolo Rifugio di Verona
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Sabato 3 maggio alle 11 al cinema Verdi di Vittorio Veneto “La strada verso casa”, evento conclusivo di un anno del Laboratorio Scuola Volontariato organizzato dal Coordinamento delle associazioni di volontariato della Provincia di Treviso con la partecipazione di una quarantina di studenti vittoriesi, in particolare del liceo Flaminio.
In scena anche “Il sole non dimentica nessun villaggio”, con protagonisti oltre agli studenti dieci persone con disabilità, cinque uomini e cinque donne ospiti del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto.Tra loro anche persone con disabilità grave: ancora più prezioso è questo laboratorio teatrale, perchè è un’attività a misura anche di chi, per le sue condizioni, si trova spesso escluso da altre attività del tempo libero.
Con la regia di Silvia Busato, i nostri propongono “Il sole non dimentica nessun villaggio”, tratto dalla testimonianze di immigrati arrivati in Italia dalla Libia raccolte in un libro dalla Caritas diocesana di Vittorio Veneto e dall’associazione Medi@età.
Da gennaio liceali e Piccolo Rifugio si ritrovano ogni venerdì pomeriggio nel salone del Piccolo Rifugio per le prove. Lavorare insieme con l’obbiettivo della “prima” diventa, naturalmente, occasione per divertirsi, per conoscersi, per fare amicizia, e per riflettere sul tema dello spettacolo.
In scena sabato 3, con tanti compagni di classe a guardarli platea, alcuni studenti cominceranno a raccontare la storia della loro vita. Diventeranno cioè Sabrina, Precious, Abdellai, Yakubu: alcuni degli immigrati giunti nella diocesi di Vittorio Veneto e incontrati dalla Caritas.
Ai dieci del Piccolo Rifugio il compito di sottolineare con azioni, cantando o recitando qualche battuta i momenti più drammatici dello spettacolo. Ma sono protagonisti pure di una divertente scena sul cibo come identificazione di un popolo.
Le scenografie, le musiche, gli oggetti e le azioni in scena volute dalla regista rafforzano il messaggio di profonda umanità scandito dal testo.
Cioè che “Tutti i migranti che si mettono in viaggio alla nostra volta, e pagano caro il biglietto per la morte o per la vita, tutti sono il nostro prossimo”, e che di fronte alla sofferenza, alle tante richieste di aiuto dei più fragili come i migranti, “una catena umana è gran parte della soluzione”
La sofferenza dei migranti parla più forte, ora che non è un concetto generico ma testimonianze di singoli.
Parla più forte ora che a dare voce e corpo, sul palco, alla loro fragilità di migranti, c’è la fragilità delle persone disabili.
Parla ancora più forte, perchè una di quelle persone arrivate in Italia, una di quelle persone che alla Caritas hanno raccontato la propria vita, è uno degli attori. E’ lì sul palco. Non ha bisogno di recitare.
Un grande ringraziamento da parte del Piccolo Rifugio ai giovani attori di “Il sole non dimentica nessun villaggio”: Sofia Botteon, Valentina De Stefano, Irene Recchia, Sara De Nardi, Luna Dal Mas, Diletta Dazzi, Anita Kolecaj, Erica Zambon, Lorenzo Barattin, Giulia Da Dalt, Silvia Dalla Torre, Francesca Trevisan, Denise Gambardella, Angela De Luca, Antonio Segat, Nicola Buriola, Anna De Luca e Dzibi Embalo. Con la partecipazione straordinaria dell’attrice-volontaria-insegnante Alessandra Farolfi.
Senza dimenticare, gli altri 10 colleghi attori: Patrizia, Monia, Maria Antonietta, Bruno, Bruno, Marta, Filippo, Gianluca, Marisa e Paolo del Piccolo Rifugio
Un ringraziamento speciale al Laboratorio e agli insegnanti referenti per avere reso possibile anche quest’anno la collaborazione con il Piccolo Rifugio.