Silvia Fazzari e Lucia Schiavinato
13 Aprile 2014Stefania Pauciullo, volontaria al Piccolo Rifugio di Verona
14 Aprile 2014Cortometraggio del Piccolo Rifugio di Verona
C’era una volta un cowboy con i capelli dritti, la faccia rossa e gli occhi di ghiaccio. Incavolato nero, perché non aveva un cavallo. Tanto che un elefante gli propose: sali in groppa a me.
Il cowboy si chiama Ettore ed abita al Piccolo Rifugio di Verona.
Abita nella fantasia delle ospiti della casa, che lo hanno creato, ma abiterà anche nel cortometraggio “Il cowboy e l’elefante”: una produzione Piccolo Rifugio, per la regia delle educatrici, e con colonna sonora originale di Marco Alborali, che andrà in prima visione a maggio.
Parteciperà, infatti, al concorso per cortometraggi proposto dall’edizione 2014 de La Grande Sfida, la grande manifestazione di Verona e provincia che rende protagoniste le persone con disabilità.
“La grande sfida è…sapersi incontrare” è il tema 2014. Il Piccolo Rifugio ha deciso di riflettere su cosa ci avvicina e cosa ci allontana dagli altri. Sull’incontro e sul “disincontro”. S’è cominciato con un primo ritrovo, tutti insieme, per sbrigliare le idee: alcune sono finite su un cartellone, queste ed altre sono diventate la base della storia di Ettore.
Il tema dell’incontro con l’altro servirà anche ad innescare riflessioni sulle relazioni con gli altri, in coerenza con il progetto educativo del Piccolo Rifugio e con quel che si sperimenta nella quotidiana esperienza di vita di comunità.
Sia il cavaliere che il suo elefante sono figurine di pongo che si muoveranno sullo schermo. Le loro voci sono quelle delle ospiti – una frase assegnata ad ognuna – delle educatrici e delle volontarie del Rifugio.
Per molti anni le donne del Rifugio hanno partecipato da spettatrici alla rassegna di cortometraggi: ora è il momento di diventarne protagoniste.
Nelle foto qui sotto, le donne del Rifugio al lavoro per creare con il pongo Ettore e l’elefante.