Lisa Zane e Sara Martines, del centro diurno di San Dona’
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14 Marzo 2014Ernesto Veneziano, ospite del Piccolo Rifugio di Ferentino
Ernesto sorriderà in cielo.
All’ospedale di Frosinone, dove era ricoverato a seguito di un’operazione, è mancato nella mattina di mercoledì 26 febbraio Ernesto Veneziano, 49 anni, uno degli ospiti del Piccolo Rifugio di Ferentino.
Giovedì 27 febbraio alle 15 nella chiesa della Madonna degli Angeli di Ferentino, quella vicina al Piccolo Rifugio, si terrà il funerale. Celebrerà la messa il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino mons.Ambrogio Spreafico.
Era al Piccolo Rifugio dal 2001, e per il Rifugio “è stato un dono, e lascia un vuoto”, sintetizza la direttrice Teresa D’Oria. Il sorriso sempre sul volto, mai un lamento malgrado i problemi di salute, sapeva farsi ben volere da tutti. Ed in tanti l’hanno accompagnato nei suoi ultimi giorni, visitandolo in ospedale o facendosi vicini con la preghiera: dal parroco don Francesco Paglia, alla comunità parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, al vescovo che la mattina del 26 ha incontrato i famigliari di Ernesto e pregato con loro, a tanti altri amici, oltre ovviamente a tutta la famiglia del Piccolo Rifugio.
Anche il Piccolo Rifugio, per parte sua, è stato un dono per Ernesto: qui ha trovato accoglienza, casa e famiglia. dopo aver perso troppo presto i genitori ed aver passato buona parte della sua vita ricoverato in ospedale. E’ arrivato che quasi neppure parlava, e in 13 anni oltre al linguaggio – nelle sue ultime ore, fino a quando è stato cosciente, ha ripetuto: “Casa…casa…”- ha sviluppato l’affetto, e con attenzione partecipava alle vicende e ai dialoghi e alla vita quotidiana del Rifugio.
Ad una settimana dalla scomparsa di Ernesto Veneziano, ecco come lo ricordano i suoi amici ospiti del Piccolo Rifugio di Ferentino.
“In questi anni ti abbiamo voluto tanto bene” (Luigi DS).
“Non si può dire niente di te,se non che hai voluto bene a tutti noi; come faccio a dimenticarmi di te? Ti voglio tanto bene e ti porto nel cuore nei momenti belli e quelli difficili! Sei stato il mio amico più caro della mia vita!” (Cosimo)
“Ti ho voluto tanto bene e ti ho portato sempre in carrozzina al mercato e in casa e tu ne eri sempre contento. Sei sempre stato simpatico, ti penserò tanto e ti porterò nel cuore!” (Giuliana)
“Ciao Ernesto, uomo che non si lamenta, dal sorriso travolgente” (Mauro).
“Caro fratello Ernesto mi manchi tanto, ti vorrò sempre bene!” (Domenico)
“Spero di rivederci in cielo per godere ancora della bontà e dell’allegria del tuo cuore. Sei unico!” (Rossana)
“Hai saputo costruire con la tua presenza solo un mondo di bene intorno a te. Ti ricorderò con affetto!” (Luigi S.)
“Ci manchi tanto, ci manca il tuo affetto, il tuo sorriso, la tua voce, il tuo amore, le tue carezze! Cammina ancora accanto a noi e guidaci nella strada della vita, in attesa di tenere nuovamente la tua mano stretta nella nostre”.(Rocco e Pino)
“Ti voglio bene Ernestino! Mi manchi, non ti posso più accarezzare!” (Aurora)
“Grazie per tutti i sorrisi che ci hai regalato!” (Filippo)
“Ernesto sei stato sempre vicino a me; sei stato sempre grande e forte pur se sembravi uno scricciolo” (Franco)
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L’inserto per la diocesi di Frosinone Veroli Ferentino del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana “Avvenire” ha pubblicato il testo dell’omelia che il vescovo mons.Ambrogio Spreafico ha pronunciato quando ha voluto presiedere il funerale di Ernesto Veneziano, amatissimo ospite del Piccolo Rifugio di Ferentino, mancato il 27 febbraio scorso.