“Sogni e visioni” – Formazione per i dipendenti del Piccolo Rifugio

LE DATE DEGLI INCONTRI

21/03 dalle 14.30 alle 16.30 a San Donà di Piave

– 22/04 dalle 14.30 alle 16.30 a Trieste

– 24/04 dalle 14.30 alle 16.30 a Verona

– 29/04 dalle 14.30 alle 16.30 a Vittorio Veneto

– 30/04 dalle 14.30 alle 16.30 a Ponte della Priula

– 13/05 dalle 14.30 alle 16.30 a Ferentino

Formazione etico-valoriale: Sogni e Visioni.
Nel 2024 viene proposta per il secondo anno la formazione etico-valoriale sulla figura di Mamma Lucia, che coinvolgerà tutti i dipendenti della Fondazione.
Nel pensare ad un percorso formativo che potesse da un lato mantenere viva la memoria della fondatrice dei Piccoli
Rifugi “Lucia Schiavinato” e dall’altro promuovere i principi ispiratori del Carisma dell’Istituto Secolare della Volontarie
della Carità quali l’amore, l’accoglienza, l’attenzione, l’assistenza e la valorizzazione delle donne e degli uomini con
disabilità vissuti in un contesto di casa e di famiglia, ci siamo soffermati su una caratteristica che ha sempre
contraddistinto l’opera: la sua generatività.
Abbiamo poi cercato di declinare tale caratteristica estendendola ad un contesto sociale che guarda al “generare”
come espressione di quella energia interna e vitale che attraversa gli individui, apre le persone al mondo e agli altri,
così da mantenerle in grado di agire efficacemente e contribuire creativamente a ciò che le circonda. Da qui la
generatività (sociale) di mamma Lucia.

Ivano De  Biasio

responsabile socio assistenziale del Piccolo Rifugio

LA GENERATIVITA’ SOCIALE (definizione)
La generatività sociale è un nuovo modo di pensare e di agire personale e collettivo che racconta la possibilità di un
tipo di azione socialmente orientata, creativa, connettiva, produttiva e responsabile, capace di impattare
positivamente sulle forme del produrre, dell’innovare, dell’abitare, del prendersi cura, dell’organizzare, dell’investire,
immettendovi nuova vita.

I momenti della generatività sociale:
– desiderio di mettere al mondo
– prendersi cura
– lasciar andare

Percorso temporale:
– 1° anno: desiderio di mettere al mondo (storia di Mamma Lucia)
– 2° anno: prendersi cura (la qualità della cura nei Piccoli Rifugi)
– 3° anno: lasciar andare (sogni e visioni)

Per trattare il tema del 2° anno (“prendersi cura”), l’incontro sarà così strutturato:
– 1^ parte : narrazione dell’esperienza di mamma Lucia sulla sua capacità di prendersi cura delle persone
fragili (don Antonio Guidolin – responsabile per la Pastorale della Salute diocesi di Treviso)
– 2^ parte : racconto della nascita delle Volontarie (Teresa D’Oria – Presidente dell’Istituto secolare
Volontarie della Carità)
– 3^ parte : la qualità della cura nei Piccoli Rifugi (dott. Gianfranco Cereser – componente del Consiglio
d’Amministrazione della Fondazione Piccolo Rifugio)

LA NOSTRA ISPIRAZIONE
Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri
anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni.

(dal libro del profeta Gioele 3,1)

“Gli anziani hanno sogni intessuti di ricordi, delle immagini di tante cose vissute, segnati dall’esperienza e dagli anni. Se i giovani si radicano nei sogni degli anziani riescono a vedere il futuro, possono avere visioni che aprono loro l’orizzonte  e mostrano loro nuovi cammini. Ma se gli anziani non sognano, i giovani non possono più vedere chiaramentel’orizzonte.
Il sogno primordiale, il sogno creatore di Dio nostro Padre, precede e accompagna la vita di tutti i suoi figli. Fare
memoria di questa benedizione, che si estende di generazione in generazione, è una preziosa eredità che dobbiamo
saper mantenere viva per poterla trasmettere a nostra volta.
Se camminiamo insieme, giovani e anziani, potremo essere ben radicati nel presente e, da questa posizione,
frequentare il passato e il futuro: frequentare il passato, per imparare dalla storia e per guarire le ferite che a volte ci condizionano; frequentare il futuro, per alimentare l’entusiasmo, far germogliare i sogni, suscitare profezie, far fiorire le speranze. Inquesto modo, uniti, potremo imparare gli uni dagli altri, riscaldare i cuori, ispirare le nostre menti con la luce del Vangelo e dare nuova forza alle nostre mani.

(tratta da papa Francesco, Christus Vivit, 192-201)