Judo e biodanza al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto
2 Marzo 2013Crociera sul Lago di Garda per il Piccolo Rifugio
3 Marzo 2013Corso di vocalità per un’ospite del Piccolo Rifugio
C’è molto di più del canto negli incontri di vocalità.
Lo sa bene una delle ospiti del Gruppo Appartamento del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto.
Tutto era cominciato perché lei ama cantare.
“Mi piacerebbe fare un corso di canto”, il desiderio che ha espresso. L’equipe educativa dell’appartamento la sta aiutando a realizzarlo. Da agosto 2012, infatti, segue un percorso di vocalità. Un incontro a settimana con
Elena Modena (nella foto), musicista, fondatrice del Centro Studi Claviere di Vittorio Veneto, docente a contratto all’Università Ca’ Foscari. Si chiama vocalità, ma il coinvolgimento e i benefici vanno molto oltre la voce.
“E’ un percorso che si intreccia con le esperienze corporee e guarda alla persona nella sua interezza. – spiega Modena -. Una stimolazione creativa. E cantare è il modo migliore per… ascoltarsi”. Per la donna del Gruppo Appartamento significa, ad esempio, esprimere liberamente nel canto le sensazioni e le reazioni che il confronto con forme e colori, le suscita. “Il colore è una fonte di vibrazione come lo è il suono, e questi due campi dialogano tra loro”, commenta Modena. Il canto – emettere suoni e vocalizzi prima ancora che eseguire un dato brano – si abbina al movimento di tutto il corpo e con esso si coordina. E’ un modo, spiega Modena, per aumentare la consapevolezza di essere corpo dentro uno spazio.
La giovane donna del Gruppo Appartamento ha anche la possibilità di provare a pizzicare, tastare o percuotere liberamente i piccoli e maneggevoli strumenti musicali medievali e antichi e di cui dispone il Centro Studi Claviere, creando embrioni di musica.
Inoltre nei suoi a tu per tu con Modena la nostra (di cui per delicatezza preferiamo non citare il nome) lavora sul ritmo, prova a cantare piccole e semplici canzoni tradizionali, anche in lingue che non conosce per sperimentarne la musicalità. “Ha mostrato da subito grande curiosità per temi e attività per lei del tutto nuovi. Attraverso il canto e una progressiva consapevolezza del corpo riesce a gratificarsi, si apre molto di più, esplicita con maggior facilità i suoi sentimenti”.
E’ stata una prima volta anche per Modena: nella sua lunga esperienza di corsi di vocalità, non aveva mai avuto di fronte a sé una persona con disabilità. “Il percorso è un dialogo in cui devo accettare ed ascoltare le risposte di chi ho di fronte. In questo senso, lei mi ha ulteriormente sollecitata. E accorgersi delle scoperte che fa è particolarmente gratificante”.
Anche questa esperienza è un tassello dell’attuazione del progetto educativo del Piccolo Rifugio in cui di ciascuno si cercano di valorizzare risorse e desideri, per ciascuno c’è un progetto e ciascuno alla definizione di questo progetto partecipa attivamente.