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3 Aprile 2013Frida Gregorin da 50 anni Volontaria della Carità
La Volontaria della Carità triestina Frida Maria Gregorin ha raggiunto due tappe importanti nella sua vita di servizio agli altri: 50 anni di consacrazione e 10 anni di presenza missionaria in Albania, nella parrocchia di Reps, diocesi di Rrëshen, nord del Paese.
Ed è la chiesa albanese stessa a volere festeggiare Frida, come segno di gratitudine.
Sono infatti il vescovo di Rrëshen mons.Cristoforo Palmieri e l’incaricato per la parrocchia di Reps padre Giacomo Gianolio ad invitare sacerdoti, religiosi, suore e fedeli alla festa per Frida che si terrà il giorno di Pasquetta, lunedì 1 aprile. In programma alle 10.30 la messa nella chiesa di Reps e a seguire il pranzo presso il centro di Spiritualità della diocesi a Klos-Fan.
Alla festa parteciperanno la presidente delle Volontarie della Carità Silvia Fazzari e la ex presidente Felicita Casti.
A Reps Frida si dedica alla catechesi, all’animazione liturgica, alla formazione, al servizio alla parrocchia, condividendo la povertà e le fatiche della sua comunità, in un angolo remoto tra i monti dell’Albania.
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Pasquetta è stata la festa di Frida.
Lunedì 1 aprile in tanti sono arrivati a Reps, regione della Mirdita, nord dell’Albania. Sono venuti a festeggiare i 50 anni di consacrazione e i 10 anni di impegno in Albania (dopo averne trascorsi 16 in Brasile!) della Volontaria della Carità Frida Gregorin(nella foto piccola), originaria di Trieste. C’erano anche la presidente dell’Istituto secolare Volontarie della Carità Silvia Fazzari e la presidente precedente, Felicita Casti.
“Tutto il paese – racconta padre Giacomo Gianolio, sacerdote in servizio anche a Reps, nel suo blog – oggi era in festa col suono delle campane e le bandierine che sventolavano a cascata di fronte alla chiesetta ben preparata da tutti i giovani che frequentano la vita in parrocchia.
C’erano le autorità, il vescovo, sacerdoti, religiosi, suore e tanta gente che desiderava manifestare la gioia e la riconoscenza per il bene ricevuto.
Frida, come ha detto il sindaco consegnandole la cittadinanza, è la madrina di battesimo della maggioranza delle centinaia di battezzati in questi 10 anni, e quindi è considerata la zia di tutti, perché tutti hanno accesso a casa sua.
Tanti giovani si affidano a lei per l’orientamento della propria vita, li conosce ad uno ad uno, li catechizza e li prepara alla scelta cristiana. Animatrice liturgica, prepara il terreno per i sacramenti e si sente vicina a chi soffre“.