L’Amore Vince – Marzo 2013
1 Marzo 2013Antonio Bincoletto sostituisce Francesco Facci
2 Marzo 2013Gesu’ bussa alla porta, Lucia Schiavinato gli apre il cuore
Ecco una sintesi dell’incontro di gennaio del ciclo “Mi fido di te”, tenuto da don Antonio Guidolin sul tema “Quando Dio chiama, e noi sentiamo di dover dire: presente” – La fede come risposta libera e personale.
“Cristo ha chiamato me”. Queste parole di Lucia non esprimono solo la sua esperienza di fede, ma dicono qual è la radice della fede di ciascuno di noi. All’inizio non c’è una nostra decisione nell’aderire a delle verità o a delle norme morali, bensì la relazione con Qualcuno che parla per primo. “Dio esiste e parla!”: potremmo così sintetizzare il credo biblico. Chi è allora il credente, se non colui che entrando in relazione con Dio lo ascolta e gli risponde?
Una risposta non tanto intellettuale, quanto di tutta l’esistenza. Dio d’altra parte, come dice un antico autore cristiano, se “ci ha parlato in molti modi (…) ultimamente ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2).
La fede allora è risposta di tutta la mia vita a Gesù che sta alla porta, bussa e chiede di entrare in relazione con me. Aprirgli il cuore è rispondergli nella fede.
Lucia ci è stata donata come testimone di questa risposta fiduciosa. A lei è capitato un po’ quello che capitò all’apostolo Pietro.
Un giorno il pescatore di Galilea aveva avvertito su di sé lo sguardo penetrante di Gesù, che non solo lo chiamava per nome, ma gli cambiava nome. Gli offriva cioè un’identità unica e profonda, quella di essere il suo amico. La risposta di Pietro fu quella di aprirgli le porte di casa, al punto che proprio da lui Gesù fissò il suo “quartier generale” a Cafarnao. E poi accadde quel brutto episodio di una pesca andata a vuoto. Lì sulla barca vuota e sporca, mentre la ripuliva, Pietro ascoltava Gesù che parlava alla folla. Non gli costò nulla rispondere alla richiesta dell’amico di imprestargli la barca per poter meglio parlare alla gente assiepata sulla riva del lago. Quando poi tutto terminò, ormai in pieno giorno, ecco una richiesta inaspettata: “Prendi il largo e getta le reti per la pesca”. Voleva forse prenderlo in giro? Se non è andata bene nel tempo favorevole, come potrà andare bene nell’ora meno indicata?
Eppure qualcosa scattò in Pietro per indurlo ad acconsentire a una tale assurda richiesta. “Sulla tua parola getterò le reti”. Ormai era da tempo che Pietro stava ad ascoltare Gesù quando parlava, e una cosa aveva capito: quell’uomo non vendeva fumo, non diceva parole vuote, la sua parola faceva quello che dice. Per quel rabbi tra il dire e il fare non c’era di mezzo il mare! Allora, perché non fidarmi?, avrà pensato il pescatore deluso. Lui si è fidato di me chiamandomi, venendo ad alloggiare da me, chiedendomi la barca, ora perché io non devo fidarmi di lui?
La risposta di Pietro è il suo atto di fede. Poi successe quello che sappiamo: non solo una pesca miracolosa, ma quasi disastrosa, per il rischio che le barche affondassero per il troppo pesce. Così accade con Gesù: quando gli rispondi lui non si lascia superare in generosità . Da quel momento Pietro si vide cambiare il lavoro: non più pescatore di pesci, ma di uomini. E vi è una bella differenza. Chi pesca i pesci sa che, fuori dall’acqua, questi muoiono: ma se pesco uomini è per salvarli dall’annegamento.
Come non leggere nelle tante risposte date da Pietro a Gesù la vicenda di fede di Lucia? Anche se non sappiamo quando e come, ma un giorno una ragazza del Basso Piave ha avvertito che Cristo guardava la sua vita con una intensità d’amore unico. Lucia, allora, aprì non solo il cuore, ma anche la sua casa (magari di nascosto dalla mamma) ad accogliere “i poveri Cristi”. Allo stesso modo il primo Piccolo Rifugio nacque come risposta al Cristo che chiedeva accoglienza e cura nella persona di una vecchietta paralizzata. E poi le richieste crebbero e la risposta non si fece attendere. Apertura di Rifugi in varie parti d’Italia, recupero delle donne cadute nella prostituzione, attenzione alle ragazze madri. Arrivò pure il momento in cui a Lucia fu chiesto un servizio anche in politica. Una richiesta a lei non congeniale, ma finché poté vi rispose. Intanto il Cristo le aveva fatto la più audace delle richieste: trascorrere con Lui la notte in preghiera nel Getsemani, davanti all’Eucaristia. Venne il Concilio e il il vento dello Spirito la spinse a prendere il largo fino in Brasile tra i lebbrosi, gli alagados (nella foto)… L’invito di Gesù a prendere il largo si trasformò alla fine della sua vita non solo nella richiesta ad andare lontano, ma anche nelle profondità della prova della fede. Ammalata, le pareva di non avvertire più la presenza del Signore, ma le sue ultime parole furono ancora quelle del cuore di Pietro: “Mi fido di Te!”
don Antonio Guidolin