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QUANDO LA VACANZA SPOSA IL VOLONTARIATO
Sei giovani per una settimana a Caorle con le persone con disabilità del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula
Al mare da sabato 4 a sabato 11 agosto anche grazie alle offerte dei partecipanti a “Piccolo Rifutbol” e al Csv
Sei giovani hanno scelto di abbinare alla vacanza il volontariato.
Moira, Michela, Ilaria, Francesca, Lara e Francesco sabato 4 agosto partiranno per Caorle: destinazione una settimana presso la casa Bruno e Paola Mari della diocesi di Vittorio Veneto.
Insieme a oro nove persone con disabilità che vivono nella comunità alloggio Fondazione Zaina Bernardi, cioè il Piccolo Rifugio di Ponte della Priula.
Fino a sabato 11 agosto condivideranno spiaggia e passeggiate, giochi e gelati. Ma spetterà ai 6 anche aiutare gli amici con disabilità nella gestione della vita quotidiana: c’è chi ha solo bisogno di un occhio attento e chi invece è in sedia a rotelle e quindi va aiutato in bagno, per vestirsi, negli spostamenti.
Un impegno a cui i 6 si sono preparati con l’esperienza – tre di loro hanno già partecipato ai precedenti soggiorni estivi del Piccolo Rifugio- , ma anche con la formazione: in questi giorni gli operatori che lavorano al Rifugio stanno dando loro le ultime indicazioni utili. E a Caorle sarà presente anche l’educatore della comunità Nicola Mazzer. Ma a gestire il soggiorno saranno i volontari assieme alle persone con disabilità, per per le quali la settimana al mare è l’occasione per stringere nuove amicizie, fare nuove esperienze, mettere alla prova le proprie capacità di autonomia.
A rendere possibile il soggiorno estivo a Caorle sono anche le offerte raccolte dai volontari del Piccolo Rifugio in occasione del torneo di calcetto “Piccolo Rifutbol” disputatosi domenica 27 maggio, oltre al sostegno di altri amici del Piccolo Rifugio. Fondamentale è anche il contributo ricevuto dal Centro di servizio per il volontariato di Treviso.
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Una bellissima vacanza con tanti amici”.
Conclude e sintetizza così Nicola Mazzer il suo racconto della settimana a Caorle, dal 4 all’11 agosto, vissuta dalla comunità alloggio Fondazione Zaina Bernardi, cioè il Piccolo Rifugio di Ponte della Priula.
Anche quest’anno a dare colore e dare valore all’esperienza, al di là del divertimento e della possibilità per gli ospiti di vivere giorni diversi dai quotidiani, sono state le relazioni, le persone nuove incontrate e gli amici di lungo corso con cui l’amicizia è diventata più profonda.
“Come sempre – racconta Nicola – l’entusiasmo del Piccolo Rifugio ha coinvolto, oltre ai nostri volontari, anche il resto della spiaggia. Ad esempio la famiglia di Michael e Thomas si è lasciata coinvolgere da Allegra e tutti gli altri, e così sotto l’ombrellone ed in acqua avevamo sempre la compagnia dei due bambini”.
A loro si è aggiunto un altro, inatteso, amico della spiaggia. “Dopo due giorni dal nostro arrivo, il signor Santo è venuto a chiedere se poteva passare con noi qualche giorno, offrendoci il suo aiuto in modo semplice. Ha fatto compagnia ad Augusto in infinite partite a bocce, ma anche condiviso lunghe passeggiate con Vittorino e Antonio, e riferiva a tutti i risultati delle Olimpiadi. una bella persona”.
Ma naturalmente il ringraziamento più grande va alle persone che hanno reso possibile la settimana a Caorle. I 6 volontari che sono partiti assieme alle 9 persone con disabilità e a Nicola, educatore al Piccolo Rifugio.
“Voglio ringraziare – scrive Nicola – i nostri volontari di Ponte della Priula e Colfosco, Moira, Ilaria, Michela e Francesca”. Quelli cioè che già conoscevano gli ospiti, già avevano frequentato il Piccolo Rifugio e prima di partire avevano ricevuto, come gli anni precedenti, formazione e informazioni dagli operatori che lavorano tutto l’anno con i nostri ospiti. “I quattro hanno messo il loro tocco speciale nella cura degli ospiti, con semplicità ed attenzione – nota Nicola -, diventando per tutti punto di riferimento importante”.
In tutti gli aspetti della vita quotidiana. “Sia in spiaggia che nelle camere: nella scelta dei vestiti per uscire alla sera, per prevenire e curare le scottature, per essere di compagnia nella ricerca delle conchiglie o per suggerire le soluzioni dei cruciverba, per preparare in modo adeguato i cibi o per aiutare a scrivere le cartoline…”.
Ma assieme ai quattro veterani a Caorle c’erano anche due volontari catapultati in un nuovo mondo
“Lara e Francesco sono venuti da Montecchio Maggiore (Vicenza), senza conoscere il Piccolo Rifugio, fidandosi di quanto avevo raccontato loro. Hanno deciso di cogliere al volo e non lasciarsi sfuggire l’opportunità di fare un servizio di volontariato in cui poi hanno messo energia ed entusiasmo. E già hanno detto di voler portare questa esperienza nella loro realtà per proporla ad altri giovani”.
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Così Lara Sammartin (nella foto piccola), volontaria alla sua prima esperienza con noi, racconta la settimana a Caorle con il Piccolo Rifugio di Ponte della Priula.
Una vacanza indimenticabile quella con i ragazzi del Piccolo Rifugio, fatta di momenti splendidi e anche di qualche piccola difficoltà, ma che resteranno comunque sempre nel mio cuore.
Ricorderò persone meravigliose, a cui è stato fin troppo facile affezionarsi, un educatore che è impossibile non ammirare per il lavoro che sta facendo su ospiti di Ponte della Priula, e dei volontari stupendi, pieni di buoni propositi, volenterosi e vogliosi di donare un sorriso e una vacanza indimenticabile a questi ragazzi.
Ricorderò i giochi, gli scherzi, le risate, le passeggiate, ma soprattutto le bellissime emozioni che hanno saputo donarmi con tanta semplicità, innocenza e dolcezza.
Un grazie speciale quindi, a tutti coloro che non solo hanno reso possibile questa esperienza, ma che l’hanno resa particolarmente speciale: Nicola, Moira, Francesco, Francesca, Ilaria, Michela e Santo.
Ma il grazie più grande va a loro: Allegra, Luisa, Marco, Mario, Manuel, Augusto, Antonio, Vittorino e Adriano, perché grazie a loro mi sono resa veramente conto di quanto nella vita basti un sorriso per rendere tutto più bello, e sono tornata a casa con la consapevolezza di non essere una semplice volontaria, ma di essere parte di un’unita famiglia.
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Anche Francesco Bernardini (nella foto), come Lara Sammartin, è arrivato da Montecchio Maggiore a Caorle per condividere la vacanza al mare con le nove persone con disabilità del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula. Ecco il suo racconto.
La vacanza con i ragazzi del “Piccolo Rifugio” di Ponte della Priula è stata un’esperienza indimenticabile.
In questa settimana ho conosciuto persone nuove che mi hanno donato emozioni, riflessioni e gioie che non dimenticherò molto facilmente. Per questo grazie a tutti per avermi accolto con semplicità e allegria.
Questa avventura è stata molto utile per me, perché mi ha permesso di mettermi in gioco suscitandomi energie nascoste e dandomi la carica per tornare a casa con nuove idee, prospettive e speranze.
E’ stato impegnativo seguire quotidianamente i ragazzi, ma i servizi sono stati pienamente ripagati; grazie a loro ho avuto la possibilità di crescere personalmente, ragionando sul valore dell’umiltà, dell’accettazione del prossimo e sul saper ammettere i propri limiti.
In questa settimana i ragazzi sono stati coinvolgenti, infatti con molta fraternità mi hanno accolto nel loro gruppo come se fossi stato un amico da sempre, raccontandomi di loro e facendomi domande per conoscermi meglio. È stato bello chiacchierare e conoscere le loro storie, abitudini e caratteristiche lungo la riva del mare o giocando a bocce sulla spiaggia.
Un grazie sincero è rivolto alle altre volontarie Moira, Lara, Francesca, Michela, Ilaria, e a Santo: con loro ho potuto confrontarmi ma soprattutto scherzare.
Vorrei salutare anche i nostri cari vicini di ombrellone che ci hanno aiutato a giocare in acqua con tuffi, spruzzi e scherzi.
Grazie a tutti e, con il forte desiderio di rivedervi, vi saluto e vi auguro di saper sempre cogliere la semplicità nella quotidianità , la stessa che ho trovato in questa vacanza!!
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Tra i volontari che hanno partecipato alla settimana a Caorle del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula c’era anche Francesca Lucchetta, ecco il suo racconto!
Che dire di questa esperienza? Semplicemente fantastica! Tutto è nato da una proposta fatta dall’educatore Nicola (Mazzer) mentre ero a fare tirocinio proprio al Piccolo Rifugio. Prima della fine mi ha chiesto “Ti va di venire a Caorle con noi?”. Per me è la vacanza è stata un modo di mettermi alla prova per quanto riguarda ciò che avevo imparato durante il tirocinio, ma anche un arricchimento personale.
Il legame che si è creato nella settimana a Caorle non è stato lo stesso del tirocinio. Stare 24 ore su 24 con i ragazzi è stato impegnativo, ma la sensazione di arrivare a casa sabato e continuare a dire “Che bello, tornerei subito” ripaga di ogni fatica.
E’ bello tornare a casa e sentirsi arricchiti dentro, con un misto di gioia, soddisfazione, forza e allegria.
Ci sono mille cose da ricordare di questa esperienza, a partire dal rapporto nuovo con i ragazzi, e alle nuove amicizie che si sono create con Moira, Lara, Francesco, Nicola, Ilaria e Michela, passando per gli scherzi, i bagni al mare, le passeggiate alla sera, il gelato in compagnia e la pizza in centro. Tutti momenti che lasciano una traccia positiva, che mi fanno ricordare quanto può essere bella la vita fatta di piccoli gesti.
Devo ringraziare tutti, a partire dai ragazzi, i compagni di avventura dei volontari, l’educatore, gli operatori e tutti coloro che hanno reso questa esperienza davvero fantastica!
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Moira De Rosso è una volontaria veterana pur nella breve storia del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula, che ha aperto nel 2008. Ha già partecipato ai soggiorni a Caorle della comunità nel 2010 e nel 2011. Questo è il suo punto di vista sul soggiorno 2012, condiviso con Francesco Bernardini, Lara Sammartin, Francesca Lucchetta, Ilaria e Michela.
Ciao!
Cosa dire di questa settimana… semplicemente fantastica, emozionante, coinvolgente, sorprendente, a volte impegnativa e faticosa, ma così ripagante che sta diventando per me una simpatica “consuetudine”.
Consuetudine tra virgolette perché ogni estate è un’esperienza sempre nuova e stimolante, perché emergono sempre lati nuovi dei ragazzi, perché il legame che si crea è sempre diverso, più profondo; perché l’amicizia che lega non può essere solo frutto della consuetudine, ma della fiducia che loro hanno di vederti lì con e per loro, divertendosi e condividendo tante piccole cose del quotidiano, aiutandosi reciprocamente! Grazie veramente di cuore a tutti i ragazzi!
Splendido il gruppo volontari che si è formato: così eterogeneo e così unito, ognuno ha portato qualcosa di sé e si è messo in gioco, sotto la guida esperta di Nicola.
Grazie a Francesca per la sua forza ed esperienza; a Lara, per la sua solarità e voglia di mettersi in gioco; a Francesco per la sua simpatia e capacità d’iniziativa, a Ilaria per la sua autoironia e per essere stata una fantastica compagna di camera; e a Michela che ha confermato di essere una persona paziente ed affidabile!
Un grazie agli operatori che ci sono venuti a trovare, Anna, Bruno e Renato, insieme alla coordinatrice Elisa, che evidenziano come il Piccolo Rifugio sia veramente una famiglia non solo nel breve periodo di una vacanza, ma nel corso di tutto l’anno.
Grazie a Mariagrazia, coordinatrice che è venuta a trovarci il primo giorno insieme al gruppo appartamento e grazie ai ragazzi del centro diurno di Vittorio, a tutte le persone che sono venute a trovarci e a tutte quelle che abbiamo conosciuto durante questa vacanza, come Santo, Sandra, Arrigo, Michael, Thomas e Nancy, tante persone che hanno fatto sì che fosse una settimana fantastica e intensa.