Brasile – Primi giorni a Beija-flor per i bambini di Massaranduba
5 Aprile 2012Casa Aurora, palestra di autonomia
30 Ottobre 2012Apre il Beija-flor a Massaranduba
I bambini e i ragazzi di Massaranduba, quartiere tra i più poveri di Salvador de Bahia, dove operano anche le nostre Volontarie della Carità, hanno una nuova scuola ed una nuova casa. Oltre ad un nuovo progetto educativo che vuole aiutarli a costruirsi un futuro.
La parrocchia di Nossa Senhora da Piedade infatti ha aperto il centro “Beija-flor”, cioè colibrì, per accogliere bambini e ragazzi dai 2 ai 18 anni.
Le Volontarie della Carità , arrivate a Massaranduba già con Lucia Schiavinato, sono direttamente coinvolte nell’opera: Francisca è la responsabile operativa ed ha scelto il personale che lavorerà nella struttura, Iracema si occupa della segreteria, Luisa fa parte del consiglio di gestione.
I PRIMI PASSI DI BEIJA-FLOR E LA VITA QUOTIDIANA DEI BAMBINI-REPORTAGE FOTOGRAFICO
L’impegno per Beija-flor sostituisce quello in “Frutos de mães”, la cui gestione – di fatto non più in mano alla conosciuta”tia Mira” – non dava più garanzie di offrire un adeguato servizio ai bambini della zona.
Anche la parrocchia, con decisione del parroco, il fiorentino don Luca Niccheri e degli altri consiglieri, ha deciso per gli stessi motivi di abbandonare Frutos.
In attesa di una sede definitiva ,il Colibrì è ospitato nel centro pastorale di Massaranduba, la ex maternità la cui realizzazione fu voluta e sostenuta anche da Lucia Schiavinato.
Potete leggere qui la relazione sugli obbiettivi del Beija Flor stilata dal parroco don Niccheri.
In sintesi, il centro comprenderà
asilo per bambini da 2 a 5 anni, che garantisce formazione di qualità ma pure alimentazione completa
doposcuola per i ragazzi, perché le famiglie spesso non sono in grado di accompagnare e motivare i ragazzi negli studi. Inoltre una grande sfida è anche offrire modelli di riferimento diversi da quelli che i ragazzi trovano in famiglia e per la strada.
momenti di incontro e formazione umana e professionale per i giovani, che li aiutino a costruirsi il proprio futuro.
Alcuni obiettivi pedagogici
Per i bambini e ragazzi di Massaranduba e zone limitrofe è difficile vivere con orgoglio il proprio quartiere (considerato un ricettacolo di delinquenti) è difficile credere nel proprio successo quando la società continuamente ti ripete in varie forme che non vali niente e non
varrai mai niente.
“Dobbiamo mostrare – scrive don Luca – che tutto questo non è vero e che anche loro possono aspirare a diventare protagonisti della propria vita e della vita del proprio paese”.
Pilastri
I pilastri su cui costruire il progetto e la sua credibilità sono:Qualità del lavoro – Gestione partecipativa e comunitaria – Totale trasparenza – Coinvolgimento della comunità – Comunicazione
Costi
Previste spese di circa 45 mila euro per adattare i locali e comprare le attrezzature.
Stimati 130 mila euro all’anno per stipendi, alimentazione e materiali di consumo.
La nostra goccia d’acqua
Perché Beija-flor, ossia baciafiore, in italiano colibrì? Perché in Brasile si racconta che quando ci fu un incendio nella foresta tutti gli animali scapparono, mentre il colibrì continuamente andava verso il fiume, prendeva una goccia d’acqua, la gettava sulle fiamme e tornava verso il fiume.
Il leone chiese al colibrì: “Pensi di spegnere da solo tutte queste fiamme?”
Rispose il colibrì: “So di non poterlo fare da solo: sto solo facendo la mia parte!”. Come la faranno le Volontarie e tutti i dipendenti e volontari di Beija-flor. Lo dice anche il logo..
I LAVORI AL BEIJA FLOR