Incontri su Lucia Schiavinato con don Antonio Guidolin
16 Novembre 2011Nel 2012 l’ampliamento del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula
16 Novembre 2011La sfida di conservare i valori del Piccolo Rifugio passa ai dipendenti
La sfida di conservare i valori del Piccolo Rifugio ora passa a voi. Siete voi dipendenti la garanzia del futuro delle nostre case”.
Teresa D’Oria, Volontaria della Carità, ha lasciato un messaggio impegnativo ai dipendenti del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto, invitati venerdì 4 novembre per un incontro di formazione.
La prima parte del suo intervento è stata dedicata a Lucia Schiavinato e alla sua “straordinarietà nell’ordinario”, oltre che alla nascita ed al senso dei Piccoli Rifugi. Poi però D’Oria ha puntato i riflettori sul presente e sul futuro.
La sua provocazione: “Siamo nati, come Piccolo Rifugio, per supplire a quello che gli enti preposti non facevano. Oggi però la situazione è cambiata. Allora non siamo più necessari?”
Il Piccolo Rifugio ha senso se continua non solo a svolgere un servizio di accoglienza, ma anche ad essere testimonianza di valori. E questa testimonianza non può passare solo per le Volontarie, che non sono attualmente le uniche depositarie del carisma. Tocca anche ai dipendenti.
“Mamma Lucia – ha detto D’Oria – può continuare a vivere solo se noi la facciamo vivere. Tocca a noi portare avanti la sua intuizione. Se credo nei valori del Piccolo Rifugio ho il dovere morale di impegnarmi perché questa esperienza sia mantenuta. E io non credo che il Piccolo Rifugio abbia terminato la sua storia”.
Citiamo un passaggio del testo:
“Occorre, per chiunque e a qualsiasi titolo entri in rapporto col Piccolo Rifugio, fare una scelta di vita, intendendo non tanto scegliere di appartenere all’Istituto Volontarie della Carità, quanto (e non è meno importante) scegliere il Piccolo Rifugio come parte integrante della propria esistenza, come stile di vita, come propria creatura, che amorevolmente si aiuta a crescere. La si conduce per mano, perché diventi adulta, matura.
Il Piccolo Rifugio diventa, così, non tanto un luogo di assistenza, quanto e, soprattutto, una proposta di vita, a cui sono chiamate tutte le componenti: ospiti, operatori, collaboratori, amici e volontari a vario titolo”.