Sport e inclusione al Piccolo Rifugio di Ponte della Priula

Ci sono due amiche che dopo aver passato quest’estate una settimana al mare a Caorle ora vanno insieme ad un corso di aquagym. Dopo una lezione di prova, hanno deciso di iscriversi. Lo frequenteranno una volta alla settimana, in una palestra di Barbisano. Una delle due ha la macchina e quindi passa a prendere la sua amica. Chiacchiere prima e dopo dell’allenamento.

Cosa c’è di strano?

E cosa c’è di strano se una delle due è una persona disabile?

Le due acquaginnaste sono Cinzia, di Colfosco, e Luisa, del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula. Si conoscono da un po’ ed erano in camera insieme a Caorle, durante le vacanze estive 2011 della nostra “comunità alloggio Fondazione Zaina Bernardi”.

Ora c’è questa nuova occasione di trascorrere del tempo insieme. Che somma, per Luisa, il beneficio di fare sport, la gioia dell’amicizia, e la soddisfazione di vivere, in palestra, la stessa vita di tante altre donne, con o senza disabilità.

Anche un’esperienza come questa è parte del progetto educativo del Piccolo Rifugio. E non è certo solo Luisa a coltivare relazioni personali o ad essere coinvolta in attività di suo gusto da sola o in piccoli gruppi, in aggiunta a quelle che si vivono insieme a tutto il resto della comunità.

Manuel, ad esempio, da 18 anni va a nuotare assieme ai volontari dell’associazione Piccin, e c on lui dall’anno scorso c’è anche Vittorino. Mentre Augusto ed Antonio hanno partecipato ai corsi di arrampicata sportiva in compagnia del volontario Emilio.

Inoltre alcuni ospiti, a turno, hanno partecipato al Rosario in parrocchia a Ponte della Priula, nello scorso mese mariano di maggio, grazie agli amici del Gruppo adulti dell’Azione Cattolica della parrocchia di Ponte della Priula che vengono a prenderli, e confidiamo che l’esperienza si ripeta.