Trieste – Laboratorio artistico con Monica Carone Iurissevich
21 Luglio 2010Il Piccolo Rifugio di Roma e il Don Orione
27 Luglio 2010In memoria di Carmelo e Roberto Canta
Riportiamo questa lettera giunta da Mauro Canta, residente a Pordenone, fratello di Carmelo e Roberto che sono stati ospiti del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto parecchi anni fa
Ringraziamo Mauro Canta per le sue parole di apprezzamento.
In memoria della mia famiglia:
papà Angelo
mamma Ines
Carmelo mio e vostro fratello
Roberto mio e vostro fratello
Carissimi,
per tutti voi il mio nome nulla richiama alla memoria, ma questo non è un problema. Da molti anni entrava nella famiglia dei miei genitori il vostro giornale “Amore Vince”, illustrando la vostra azione, con le attività nel tempo presente, tenendo viva in noi la memoria del passato condiviso.
Sì, ne sono stato testimone: il motto collocato all’ingresso della casa in Vittorio Veneto (“abbiamo creduto all’amore“), non è qualcosa di artistico applicato lì per caso per far colpo, un qualcosa di altisonante. Bensì un disegno umano ammantato di divino aveva trovato dimora tra quelle semplici mura.
La mia famiglia, dopo scelta sofferta, ha trovato al Piccolo Rifugio, un’altra vera famiglia per Carmelo e Roberto, in cui tutto si poteva condividere come in una famiglia naturale. Non avevamo nulla di più prezioso da cercare, se non la necessità di far continuare a vivere la speranza in loro e in noi.
L’Eucarestia si viveva costantemente, attimo dopo attimo, non si poteva attestare di uscire dallo spazio sacro per entrare nel profano, in quanto si percepiva la continuità del nostro essere cristiani in ogni istante.
Percepivo allora, e la memoria mi dice anche ora, che Cristo era la presente in quei volti, in quelle presenze. Quanti cirenei hanno visto i miei occhi accompagnare questi miei fratelli, quante discrete attenzioni, assordanti per l’intensità e per questo rimaste “sante” nello scrigno delle cose preziose del cuore. Alcuni nomi: Flavia, Rina, Biagio… beati perché vedranno Dio.
Molti anni sono passati, ma il vissuto dentro quelle mura fa parte del mio Dna, (mi scuso della parolona) del mio insieme. E ora, perché queste righe? Semplice, la necessità di dire grazie per quanto condiviso e per quanto sarà costruito in futuro.
Un augurio, comunque, lo devo fare: gli anni a cui faccio riferimento sono stati gli anni iniziali della presenza del servizio d’amore, in cui il Piccolo Rifugio viveva dell’Essenziale. Oggi vedo che tutto è nuovo, ordinato, funzionale… Tutto questo non è l’essenziale, è funzionale. Aleggi allora sempre su di voi la presenza del Signore e l’amore dei fratelli che incontrerete sulla strada. E l’amore sincero vinca su tutto.
Grazie.
Famiglia Canta: Mauro & Rita con Simone & Lilia