Monsignor Angelo Cella, amico del Piccolo Rifugio di Ferentino
25 Giugno 2008Pierina Montagner, Volontaria della Carità
29 Luglio 2008Giovanna Nulchis, Volontaria della Carità
La Volontaria della Carità Giovanna Nulchis , che operava presso il Piccolo Rifugio di San Donà è mancata un mese fa , martedì 20 maggio 2008.,Pubblichiamo il saluto a Giovanna letto da Susanna Paulon a nome di tutto il Piccolo Rifugio di San Donà in occasione del funerale.
“Ora tutto ha un senso, solo alla fine della nostra vita possiamo capire fino in fondo il vero senso.
Ora, Giovanna, ti immagino nelle braccia del Padre, tuo sposo come lo chiamavi tu, e tutto proprio tutto acquisterà il vero senso, anche la sofferenza di questo ultimo periodo, così lucida, talvolta disperata ma sicuramente non inutile.
Chi ti ha incontrata e vissuto accanto non ha mai pensato che tu non dessi senso a tutto quello che ti capitava, anzi ha sempre percepito grande voglia di vivere, di amare, di credere, di realizzare la donna e madre che c’era in te nonostante i tuoi limiti; limiti che a volte rendevano difficile la convivenza con le persone ma che nascondevano la tua fragilità, il coraggio di non arrendersi per non soccombere.
In questo ultimo anno ti sei arresa alla malattia, hai lasciato che facesse il suo corso e forse è uscita la tua grande forza e il senso della tua vita: hai messo tutto nelle mani nel Signore e gli hai offerto fino in fondo ogni attimo della tua vita, sofferenza compresa.
A noi rimane la tua voglia di Dio, la testimonianza che si può, anzi si deve amare senza avere paura dei nostri limiti; che si può essere donne e madri nonostante le apparenze.
Ciao, Giovanna, da noi tutti e tutte della famiglia del Piccolo Rifugio… e arrivederci in Paradiso”.
testamento spirituale della Volontaria Giovanna Nulchis
“Io Giovanna Nulchis in ottima facoltà mentale e fisica, desidero scrivere questi miei desideri.
(Desidero) far sapere a tutti quelli che mi conoscono che la mia vita è stata sempre serena, anche nelle grandi difficoltà. Non mi sono mai sentita sola,
Lui il mio Sposo, mi ha fatto sempre compagnia nella gioia e nel dolore, anzi soprattutto nel dolore, nelle mie cadute, che sono molto frequenti, me lo sento vicino.
Qui mi viene in mente le canzone che dice: Lui mi aspetta sorridente. Questa canzone mi dà tanta carica, tanta certezza e tanta gioia, perché penso che nessun amore è più grande del Suo.
Io sono la sposa più fortunata di tutte le spose terrene.
Chiedo al mio Gesù che mi dia un cuore grande come il Suo per poter amare tutti i miei fratelli senza distinzione di razza, i buoni e i meno buoni: tutti li voglio nel mio cuore come io sono nel Suo.
Non ho paura quando arriva l’ora del lungo viaggio perché al mio fianco ci sei Tu, sei Tu che mi sorridi e mi conforti.
I miei desideri: vorrei che la mia vita, quella che mi rimane, fosse ancora più densa di preghiera; vorrei distaccarmi da quello che mi da soddisfazione. Vorrei anche che né i miei nè chi mi è vicino piangesse…
….A tutti arrivederci in Paradiso”.