Ferentino – Il vescovo mons. Spreafico al Piccolo Rifugio
14 Aprile 2011Volontarie della Carita’ e Piccolo Rifugio con Giovanni Paolo II
14 Maggio 201170 anni della cappella del Piccolo Rifugio di San Donà
Settant’anni fa, il 28 aprile 1941, veniva benedetta e inaugurata la cappella del Piccolo Rifugio di S. Donà (nella foto). Si compiva così in tutta la sua verità l’espressione di Lucia: “Il primo Rifugio è nato con il primo ostensorio“. Se nei primi anni non c’era ancora una chiesetta per l’adorazione, si era però adattata una stanza perché divenisse il cuore orante del Rifugio.
Alla morte del padre, Lucia poté acquistare con i soldi dell’eredità una villa adiacente la casa paterna. Tra le due abitazioni c’era giusto il posto per potervi costruire una cappella costruita su progetto del geometra Attilio Rizzo, presidente della San Vincenzo maschile, che morirà nel lager di Mathausen il 15 gennaio 1945.
Lucia aveva atteso con un appassionato desiderio la realizzazione di questo luogo di preghiera eucaristica. Nei giorni precedenti l’inaugurazione aveva scritto al suo direttore spirituale: “Chieda a Nostro Signore che questa cappella serva a raccogliere le anime e alimenti la vita interiore della quale abbiamo tanto bisogno, qui a San Donà “.
La donna dinamica e tutta presa dall’attenzione ai più poveri e fragili sapeva che la sorgente di ogni impegno e realizzazione caritativa stava nell’Eucaristia. Non solo per lei, ma per tutta la parrocchia.
Sul foglietto parrocchiale viene così descritta, per tutta la popolazione, la finalità della cappella: “Essa è destinata all’Adorazione perpetua del Santissimo sacramento. E’ stata costruita per questo scopo. E le anime che entrano in quella cappella si sentono prese subito da un bisogno irresistibile di preghiera, di raccoglimento, di adorazione. Vicina al centro e tuttavia in un luogo tranquillo e quasi solitario, linda, soffusa di luce riflessa, piena di decoro e signorilità, ma sobria e graziosa, la nuova cappella è veramente la casa per gli incontri silenziosi delle anime con Dio“.
Sempre al suo direttore spirituale Lucia scriverà il giorno stesso dell’inaugurazione: “Padre, ecco, Nostro Signore è insediato nel nuovo Trono Eucaristico …Sono contenta in quanto nostro Signore è qui, con me, e spero mi costringa ora ad amarlo senza misura. Contenta anche che le anime abbiano un ritrovo raccolto con l’Eucaristia, perché spero in un incremento della loro vita interiore”.
Prima che fosse ultimato il tabernacolo Lucia fa murare nel basamento dell’altare una preghiera in cui chiede la protezione di Dio per la città, per il Piccolo Rifugio, per i soldati in guerra e per quanti hanno dato il loro aiuto per la costruzione dalla chiesetta. La supplica termina con un’accorata richiesta al Signore affinché in quella cappella “le anime si plasmino all’Amore Eucaristico, e nel silenzio interiore trovino la pace e il segreto di rendere intensamente feconda nel bene la loro vita“.
A distanza di settant’anni i desideri di Lucia rivestono un’attualità ancor più forte. Stiamo perdendo la vita interiore. Giustamente siamo preoccupati per i disboscamenti selvaggi, perché un bosco è un polmone vegetale che ci fornisce ossigeno. Non altrettanto, però, temiamo un altro disboscamento, quello di persone e comunità in preghiera. Senza rendercene conto la nostra vita interiore muore di asfissia e di inquinamento.
La presenza di un luogo di preghiera e di adorazione eucaristica come la chiesetta del Piccolo Rifugio è per San Donà un dono da conservare con gratitudine e da alimentare con impegno.
E’ pure un richiamo per tutti a trovare quei luoghi di silenzio e preghiera che ci rinfrancano nel nostro cammino di fede e nel nostro servizio ai fratelli. Quel “deserto nella città”, fatto di raccoglimento, di cui parlava il grande amico di Lucia, fratel Carlo Carretto, è molto più raggiungibile di quanto pensiamo. Basta varcare la soglia delle nostre chiese, e se poi ce n’è una , come quella del Piccolo Rifugio, dedicata all’adorazione eucaristica, l’occasione è ancora più bella e da non perdere.
don Antonio Guidolin4
l 28 aprile 1941 fu inaugurata la cappella per l’adorazione del Piccolo Rifugio di San Donà, costruita su progetto del sandonatese Attilio Rizzo.
Affacciata su via Dante, la cappella accolse per tante notti di preghiera la fondatrice Lucia Schiavinato e con lei, negli anni, ospiti del Piccolo Rifugio, Volontarie della Carità, personale ed amici.
Il settantesimo dell’inaugurazione sarà ricordato con una messa nella cappella giovedì 28 aprile 2011 alle 18. Concelebreranno il parroco del Duomo di San Donà don Gino Perin, l’assistente spirituale del Piccolo Rifugio ed ex parroco del Duomo don Bruno Gumiero e don Antonio Guidolin, responsabile diocesano della Pastorale della salute, da tempo amico del Piccolo Rifugio e studioso di Lucia Schiavinato.
Animerà la liturgia il coro del Duomo, e naturalmente parteciperà alla celebrazione tutta la comunità del Piccolo Rifugio.
Al termine è previsto un piccolo momento di festa con un brindisi.
Trovate in allegato qui a destra il manifesto con l’invito alla messa.
Oggi nella cappella del Piccolo Rifugio si celebra la messa festiva la domenica alle 8.30, e la messa feriale da lunedì a venerdì alle 18.
Inoltre si mantiene l’adorazione eucaristica, pratica tanto cara a Lucia Schiavinato: ogni giorno dalle 15 alle 18, il lunedì dalle 20.30 alle 24 e il primo lunedì del mese per tutta la notte, dalle 20.30 alle 8 del martedì mattina. A ritrovarsi per adorare Gesù Eucaristia esposto nella cappella del Rifugio è il Gruppo degli Adoratori.
“Con la benedizione e l’inaugurazione della cappella – ha scritto don Antonio Guidolin – si compiva così in tutta la sua verità l’espressione di Lucia: ‘Il primo Rifugio è nato con il primo ostensorio'”. Qui la riflessione di don Antonio Guidolin sui 70 anni della cappella: “Un dono dello spirito, ieri come oggi”.
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Pienissima la cappella del Piccolo Rifugio di San Donà giovedì 28 aprile 2011. In tanti sono venuti alla messa celebrata alle 18 per festeggiare i 70 anni dello stabile, progettato dal sandonatese Attilio Rizzo e consacrato il 28 aprile 1941.
La cappella fu voluta da Lucia Schiavinato, fondatrice del Piccolo Rifugio e dell’Istituto secolare Volontarie della Carità, per l’adorazione eucaristica, base della sua spiritualità e pure della sua azione di carità.
E di Lucia Schiavinato ha parlato, nella sua omelia, don Antonio Guidolin, studioso della figura della Serva di Dio, che ha concelebrato assieme al parroco del Duomo di San Donà don Gino Perin ed al cappellano del Piccolo Rifugio don Bruno Gumiero.
Il coro del Duomo di San Donà ha animato la liturgia. Come mostrano le foto qui sotto, la cappella era piena: le persone con disabilità e il personale del Piccolo Rifugio, le Volontarie della Carità giunte anche dagli altri Piccoli Rifugi d’Italia, la comunità del Duomo, gli amici del Piccolo Rifugio ed anche il sacerdote ortodosso che con i fedeli romeni celebra le proprie funzioni nella cappella del Piccolo Rifugio.
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In occasione della festa per i 70 anni della cappella del Piccolo Rifugio di San Donà è stata allestita una piccola mostra fotografica con immagini dell’inaugurazione della cappella nel 1941.
Grazie alla collaborazione del fotografo sandonatese Dino Tommasella le mettiamo qui sotto a disposizione di tutti gli interessati a rivedere nei volti e nei luoghi un pezzo di storia di San Donà, della parrocchia del Duomo e, naturalmente, del Piccolo Rifugio.