O segredo de Lucia Schiavinato e’ Jesus
4 Novembre 201217 novembre 2012: ricordiamo Lucia Schiavinato
17 Novembre 201250 anni della Domus Lucis di Trieste
Alla Domus Lucis di Trieste il ricordo dell’anniversario della morte di Lucia Schiavinato si è legato alla festa per i 50 anni della Domus: fu il 29 settembre 1962 che venne inaugurata la cappella interna, e questa data, in cui la casa ebbe alfin il suo cuore, è considerata quella dell’inizio ufficiale delle attività.
Per l’uno e per l’altro evento è venuto a celebrare la messa con ospiti, Volontarie e amici della casa, martedì 20 novembre, il vescovo emerito di Trieste (e di Vittorio Veneto) mons.Eugenio Ravignani, autore tra l’altro della prefazione a “L’intensità di una vita”; la biografia di Lucia firmata da Savio Teker. Ad essa il vescovo ha attinto per l’omelia del cinquantesimo della Domus, in cui ha ripercorso tutta la vita di Lucia, punteggiandola con le sue osservazioni.
“I Piccoli Rifugi – ha detto ad esempio mons.Ravignani – erano e sono luoghi di autentica formazione cristiana e di serenità . In un clima famigliare che li distingue tuttora da istituti di assistenza”.
Ha poi riepilogato le circostanze dell’apertura della casa di Trieste. Inizialmente Lucia aveva acquistato un terreno sopra il bivio di Miramare, in cui immaginava di realizzare uno stabile da ingrandire anno dopo anno, fino ad accogliere anche 100 persone. Ma il progetto non andò in porto, e per avere la Domus Lucis bisognerà attendere la donazione Sanguinetti del 1962.
Gli ultimi mesi, quelli della malattia, furono per Lucia “una autentica, sofferta, durissima purificazione – ha rilevato mons.Ravignani- .”Fino a quando, nella piccola cappella della clinica, contemplando Lui sulla croce, comprese che la sofferenza sua era quella di Lui, l’uomo di carne, l’uomo dei dolori”.
“So che per coloro che sono accolte alla Domus Lucis – ha concluso l’omelia il vescovo – è andato crescendo l’affetto di una città, la nostra, e, se me lo consentite, anche il mio. So come anche questa singolare esperienza di carità, e cioè di amore vero, possa contare sul prezioso sostegno di persone consacrate a Cristo nell’amore. Ma so anche che al loro generoso servizio si affianca quello di tante persone che vengono qui a vivere il loro amore a chi è povero e, prima ancora di aiuto, ha bisogno del calore dell’affetto. E per tutte chiedo al Signore grazia e benedizione”.
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Padre Renato Caprioli, il claretiano parroco della parrocchia dell’Immacolato Cuore di Maria cui fa capo anche la Domus Lucis, ha fatto arrivare i suoi auguri per i 50 anni della nostra casa di Trieste, con un testo rivolto alla Volontaria della Carità Silvia Fazzari.
Eccolo:
“Cara Silvia,
m unisco a te ed a tutta la famiglia della Domus Lucis in questa felice ricorrenza dei 50 anni. Un’età matura per portare frutti ancora più preziosi.
Un grande grazie per la vostra presenza in città e nella parrocchia Immacolato Cuore di Maria servita dai missionari clarettiani.
Il Signore benedica le vostre persone, tutti gli amici, renda feconda la vostra presenza e testimonianza con la luce e la pace che solo il Vangelo di Gesù può donare. Un abbraccio”.
Sul giornalino parrocchiale s’è aggiunto quest’altro augurio:
“La redazione di In Famiglia, certa come sempre di farsi interprete del sentimento di tutta la comunità parrocchiale, si associa agli auguri di padre Renato per la ricorrenza dei 50 anni della Domus Lucis”.
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Un nuovo appuntamento per i festeggiamenti dei 50 anni della Domus Lucis di Trieste.
Venerdì 7 dicembre, alle 10.30, aspettiamo amici e autorità per una piccola festa a tema marino nel salone della nostra casa. Presenteremo anche le creazioni frutto dell’impegno delle persone del centro diurno della Domus.
Queste stesse creazioni saranno poi esposte alla Domus fino a domenica 16 per la tradizionale mostra di Natale: tutto il ricavato sarà donato al progetto Beija-flor, scuola materna e non solo in cui sono impegnate le Volontarie della Carità a Massaranduba, Salvador, Brasile. Un modo per mantenere saldo il legame, da una parte all’altra dell’oceano, tra le due parti della “famiglia” fondata da Lucia Schiavinato.
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Trovate qui sotto le foto che fanno rivivere la serata di martedì 20 novembre alla Domus Lucis di Trieste: nell’occasione il vescovo emerito di Trieste mons. Eugenio Ravignani ha celebrato messa nel ricordo di Lucia Schiavinato, a 36 anni dalla morte, e con il pensiero anche ai 50 anni della Domus Lucis, che continueremo a festeggiare anche venerdì 7 dicembre.
In occasione della messa con mons.Ravignani, cui hanno partecipato molti amici della Domus Lucis ma pure il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco, la volontaria Agnese, amica di lunga data della casa e delle ospiti, ha preparato dei cartelloni che ripercorrono per immagini la storia della casa. Li intravedete in qualcuna delle foto, ma si possono leggere e guardare molto meglio direttamente alla Domus, ovviamente.
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OMUNICATO STAMPA
50 anni al servizio delle persone con disabilità: a Trieste la festa della Domus Lucis
Cinquant’anni trascorsi al servizio delle persone con disabilità, con stile di famiglia.
Li ha festeggiati oggi venerdì 7 dicembre la Domus Lucis, comunità alloggio e centro diurno per persone con disabilità con sede in scala dei Lauri 2, vicino alla stazione ferroviaria.
All’evento intitolato “Domus Lucis – Dal 1962, in viaggio” hanno partecipato decine di amici, volontari, persone con disabilità, operatori, istituzioni.
Segno del “legame fortissimo che la Domus ha sempre avuto con la città di Trieste”, come ha ricordato Carlo Barosco, presidente della Fondazione Piccolo Rifugio, che gestisce la Domus ed altre cinque comunità in tutta Italia.
A confermare questo legame, la presenza alla festa del vicesindaco di Trieste Fabiana Martini, dell’assessore alle politiche sociali Laura Famulari e del consigliere alla Provincia di Trieste Stefan Čok.
La festa è servita a ripercorrere 50 anni di storia della Domus: dall’iniziativa della fondatrice, la Serva di Dio Lucia Schiavinato, alla generosità di Giorgio e Gina Sanguinetti, che donarono la casa che oggi è la Domus; dalla vicinanza della Chiesa cittadina alle collaborazioni con gli altri centri diurni per persone con disabilità, oltre che con il progetto Trieste LaBora.
In occasione della festa dei 50 anni è stata aperta alla Domus una mostra delle creazioni delle persone con disabilità del centro diurno: portamonete, portachiavi, canovacci decorati a stencil, segnalibri, vasi, bavaglini… La mostra resterà aperta fino a domenica 16 alla Domus, aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, per visitarla in altri orari contattare la Domus allo 040 421246.
Alla Domus Lucis vivono attualmente 14 persone con disabilità, tutte donne, mentre in 6 frequentano il centro diurno.