Il Piccolo Rifugio di Ferentino compie 60 anni: venerdi’ 28 alle 18 Festa con gli amici
27 Aprile 2017Raul Piccoli nuovo presidente dell’associazione Lucia Schiavinato
4 Maggio 20172017: 60 anni del Piccolo Rifugio di Ferentino
Il 28 aprile del 1957, ottava di Pasqua, iniziava a Ferentino, nella casa dei coniugi Marsecano, l’esperienza del Piccolo Rifugio. Le prime persone accolte erano un piccolo gruppo di bambini disabili, Luisella e Vittorio Marsecano e tre Volontarie: Pierina, Bianca e Angelina.
Tutto era cominciato nelle vacanze del Natale 1956, quando Luisa e Vittorio chiesero a Lucia Schiavinato, per tutti mamma Lucia, di aprire un Piccolo Rifugio nella loro casa di Ferentino.
Luisa aveva trascorso la convalescenza, dopo l’intervento per la frattura del femore, proprio nel Piccolo Rifugio di Roma, a Monte Mario, nella parrocchia dove era un suo figlio, padre Dante, sacerdote gesuita.
Lucia accettò immediatamente la richiesta di Luisella e Vittorio, pur non conoscendo Ferentino e tanto meno la casa dei Marsecano. Si trattava di dilatare gli orizzonti di un servizio di carità… e questo bastava per muoversi.
Vennero poi i contatti con il vescovo di Ferentino mons. Tommaso Leonetti e le visite ripetute al monastero delle clarisse. Lucia aveva bisogno di conferme da parte della Chiesa e di preghiere per capire se tutto rispondeva ad un progetto di Dio, ad un segno della Provvidenza, ad una necessità del luogo. Non avrebbe potuto imbarcarsi in una avventura frutto di un semplice desiderio personale, anche fosse solo per dare una sistemazione tranquilla a due coniugi anziani e malati: il Rifugio a Ferentino doveva essere opera di Dio, come gli altri.
Certamente, c’erano segni-coincidenze che facevano riflettere: Ferentino è nel cuore della Ciociaria, una terra non certo ricca di risorse, ma con una storia antichissima, una tradizione religiosa radicata, che ha generato Santi, e percorsa da Santi.
Anche la famiglia Marsecano aveva una sua storia singolare: tre figli, tutti e tre religiosi e missionari. Il più vecchio, padre Guerino, gesuita, missionario in Cina; padre Dante a Roma; suor Vittorina missionaria in Egitto.
La casa dei Marsecano non era proprio adatta a persone disabili, ma aveva tanto terreno intorno e, per amore, un po’ di sacrifici non pesano.
Comincia così la storia del Piccolo Rifugio a Ferentino. Tutto è molto semplice: le due stanzette al piano terra erano soggiorno e sala da pranzo. La sera si aprivano le brandine e diventavano camere da letto.
L’allegria non mancava, il vicinato era sempre presente e disponibile, e poi c’era la cappella con l’Eucaristia. Ci volle un permesso speciale per costruire, provvisoriamente, una stanza tra la casa e l’antica chiesa della Madonna degli Angeli, allora non agibile.
Il Piccolo Rifugio era una vera famiglia: i “nonni” Luisa e Vittorio, i bambini, le “zie” Pierina, Bianca e Angelina, e tanti, tanti amici di tutte le età. Non mancavano le visite di padre Dante che spesso veniva per una partita di pallone o per portare tutti in gita. Il Vescovo non perdeva occasione per venire a celebrare messa o intrattenersi con i piccoli ospiti.
A poco a poco il vigneto, l’orto e il pergolato vicino alla casa cedettero il posto alla costruzione di altri locali: la sala da pranzo, addossata alla parete della chiesa, le due camere da letto; una veranda per la scuola, la musica, il tempo libero.
Oggi la vecchia casa non c’è più. È stato necessario costruire una struttura rispondente alla normativa in materia, con spazi adeguati. Il Rifugio, così, può sembrare diverso da quello di prima. Ma non è così: i tempi cambiano, il modo di fare servizio può essere più qualificato, il personale di assistenza sostituisce nel servizio le Volontarie, invece dei bambini ci sono giovani adulti…
ferentino
Restano, però invariati, i valori: lo spirito di famiglia che si coglie entrando in casa e nei rapporti tra le persone che ci vivono; l’amicizia con quanti sono disponibili a dare poco o tanto del loro tempo, la semplicità della vita quotidiana; la Provvidenza che non manca mai, anche se oggi assume forme differenti; la Cappella con l’Eucaristia che è il cuore della casa e fonte della Carità.
Eucaristia e Carità sono il filo rosso che unisce passato e presente, e garanzia del futuro.
Ripensando agli inizi e guardando il presente, possiamo ben dire che quel gesto iniziale di carità della famiglia Marsecano, si è esteso a macchia d’olio; ciò che appariva piccolo, quasi un lumicino, è divenuta una realtà che ha una funzione non da poco nel territorio; e, soprattutto, ciò che è stato “rivoluzionario” in quegli anni deve continuare ad essere “profezia”.
Solo così il Piccolo Rifugio continuerà ad avere ragione di esistere.
Teresa D’Oria
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Era il 28 aprile 1957 quando le Volontarie della Carità Pierina e Bianca, nella casa donata dalla famiglia Marsecano, iniziarono l’esperienza del Piccolo Rifugio di Ferentino.
Venerdì 28 aprile 2017 abbiamo festeggiato i 60 anni di questo cammino di Eucaristia e Carità al Piccolo Rifugio: con noi anche il vescovo della diocesi di Frosinone Veroli Ferentino mons.Ambrogio Spreafico, il Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, il sindaco di Ferentino e presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, il senatore Francesco Scalia, il parroco di Madonna degli Angeli (la parrocchia del Piccolo Rifugio) don Francesco Paglia.
A tutti loro, e ai tanti amici che hanno partecipato alla festa – compreso un ex ospite, Nando Senes, accolto con affetto – , il grande grazie del Piccolo Rifugio.
Pompeo ha donato al Piccolo Rifugio una targa di riconoscimento “per l’encomiabile opera al servizio alla comunità” a nome di Comune e Provincia.
Il vescovo mons.Spreafico ha donato al Piccolo Rifugio una icona dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme per ricordare che Gesù entra come re, ma su un’asina, segno di umiltà, la stessa umiltà che si addice al Piccolo Rifugio.
Per ricordare i 60 anni abbiamo anche realizzato tre carrellate di foto storiche del Piccolo Rifugio